Charles Leclerc partirà dalla Pole Position del GP del Belgio dopo l’applicazione della penalità di cinque posizioni a Verstappen.
Max Verstappen si conferma implacabile a Spa, ma non partirà dalla Pole Position del GP del Belgio a causa della penalità di cinque posizioni in griglia per la sostituzione del cambio. In una sessione iniziata con dieci minuti di ritardo a causa del clima incerto e del ritardo accumulato dopo le Qualifiche delle categorie propedeutiche, il secondo tempo è divenuto quello valevole per la Pole Position, e a realizzarlo è stato Charles Leclerc in 1:46.988. Un bel rilancio per la Ferrari a Spa dopo la delusione di Budapest, ma il gap di +0.820″ dall’olandese resta preoccupante per il resto della griglia. Anche il campione del mondo però, ha avuto uno spavento, rischiando l’eliminazione nel Q2 dopo un piano molto rischioso, che ha fatto infuriare l’olandese via radio nonostante il passaggio del turno al decimo posto. Verstappen partirà sesto domenica.
Il meteo ha giocato ancora una volta un ruolo fondamentale: dopo un violento scroscio tra le 16:15 e le 16:40, la pioggia ha dato una tregua alla F1 poco prima dell’inizio delle Qualifiche ed in men che non si dica è addirittura uscito il sole. La pista si è asciugata in maniera molto rapida nonostante la tanta pioggia caduta negli ultimi due giorni, e alla fine del Q2 tutti sono usciti con gomma soft. Anche il Q3 si è disputato su pista completamente asciutta, e la Ferrari è emersa dopo che nel Q1 e nel Q2 la McLaren era sembrata la principale rivale delle Red Bull. Secondo in griglia domenica sarà Sergio Pérez, finalmente autore di una Qualifica di livello dopo la sofferenza delle ultime settimane. Gran quarto tempo di Lewis Hamilton, a poco meno di un decimo da Leclerc, ma il sette volte campione del mondo è sotto investigazione per essere rientrato in pista in maniera unsafe davanti al compagno di squadra.
Buona anche la Qualifica di Sainz, autore del quinto tempo a +0.164″ dal compagno di squadra. Lo spagnolo ha chiuso davanti alle due McLaren di Piastri e Norris: l’australiano è parso un contendente alla Pole fino al Q3, quando la Ferrari e la Mercedes si sono rivitalizzate grazie alle condizioni d’asciutto, mentre l’inglese ha danneggiato la vettura nel Q1 dopo un fuori pista ad alta velocità alla Stavelot. Ottavo Russell, che si mette dietro le due Aston Martin di Alonso e Stroll. Aprirà la seconda parte della griglia Tsunoda, che ha chiuso davanti a Gasly e Magnussen, finito in testacoda in Curva 9 nel Q2. Quattordicesimo Bottas davanti a Ocon, anche lui finito fuori pista in Curva 9, dove ha danneggiato l’ala anteriore della sua Alpine. Seguono Albon, Zhou, Sargeant, Ricciardo e Hulkenberg.
Nel Q1 tutti scendono in pista con le gomme intermedie su una pista che, grazie alla comparsa del sole dopo due giorni di pioggia e nebbia, si asciuga e migliora rapidamente. L’unico a non uscire per il primo run è Sargeant, i cui meccanici lavorano ancora sulla vettura non per riparare i danni dell’incidente delle FP1, bensì per sostituire in maniera preventiva il cambio. Spavento incredibile per Norris nella seconda parte della Stavelot: il britannico perde la vettura e finisce nella ghiaia, ad alta velocità, ma riesce a salvare la vettura e a cavarsela con un’escursione nella ghiaia. Resta da capire, però, se la sua MCL60 ha subito danni all’ala anteriore o al fondo. Nel frattempo, viene notato un presunto impeding di Verstappen su Albon, ma dopo la revisione i commissari decretano che non serve investigare ulteriormente.
Proprio nei secondi finali Leclerc realizza il miglior tempo in 1:58.300 dopo aver rischiato l’eliminazione e nonostante un’ala posteriore ballerina. Proprio in quelle fasi i tempi crollano grazie al nuovo set di gomme intermedie e al miglioramento delle condizioni del tracciato, tanto che oltre al già citato Leclerc anche le due Aston Martin si avvicinano alla zona eliminazione. Alla fine, però, la vera sorpresa è l’eliminazione delle due Williams, sulla carta molto competitive in un circuito a basso carico come Spa. Albon è sedicesimo dopo un errore alla Bruxelles, dove finisce lungo abbandonando ogni speranza di passare il turno e finendo sotto investigazione per essere tornato in pista in maniera insicura. Dietro al thailandese si qualificano Zhou, Sargeant, Ricciardo (il cui miglior tempo, sufficiente per passare il turno, è stato cancellato per aver tagliato il Raidillon) e Hulkenberg. Domani alle 12:00 la Sprint Shootout.
Nel Q2 tutti scendono in pista con le intermedie, ma il passaggio alle slick si avvicina. Le riparazioni sulla vettura di Norris dopo il fuori pista del Q1 obbligano il britannico a scendere in pista ben dopo l’inizio della sessione. A sei minuti dal termine quasi tutti montano le soft, mentre Hamilton, Stroll e Sainz si fermano al giro successivo e hanno una chance in meno per mettere in temperatura le gomme e migliorare il tempo. A tre minuti dalla fine Ocon esce di pista in Curva 9 e colpisce le barriere all’esterno, danneggiando la sua ala anteriore. Il francese rientra ai box ma non ha più tempo per migliorare. Nei minuti finali la Q2 si trasforma in una sfida sul giro singolo e la posizione in pista diventa fondamentale. Il miglior tempo è realizzato da Piastri in 1:51.534.
Le Red Bull faticano a mettere in temperatura gli pneumatici, e l’ultimo tentativo di Verstappen sembra insufficiente per passare il turno. L’olandese è molto fortunato che Magnussen e Gasly non riescano a migliorare dietro di lui: il danese finisce in testacoda nella stessa Curva 9 fatale anche ad Ocon, danneggiando il posteriore della sua Haas, mentre il francese non riesce a migliorare anche a causa del traffico di Magnussen, che durante la sessione ha bloccato anche Leclerc. Verstappen, furioso via radio con il piano del team, alza la voce con il suo ingegnere, che tuttavia gli risponde per le rime. Segno del rapporto molto franco tra il campione del mondo e Gian Piero Lambiase. Alla fine della seconda porzione, gli eliminati sono un ottimo Tsunoda, Gasly, Magnussen, Bottas (sfortunato ad essere il primo a tagliare il traguardo) e Ocon.
Foto: Alessandro Martellotta per Newsf1.it