La FIA ha messo in agenda una riduzione di peso e dimensioni per le vetture di F1 del 2026, per una perdita di carico stimata del 40%.

Al termine di quest’anno, alla F1 resteranno solo due stagioni da disputare con l’attuale set di norme prima di tuffarsi, nel 2026, in una nuova rivoluzione regolamentare. Per la prima volta dopo dodici anni, cambieranno profondamente le Power Unit: se da un lato l’architettura generale rimarrà quella attuale, dall’altro il contributo del motore a combustione interna diminuirà da 634 a circa 400kW, mentre quello della parte elettrica aumenterà da 119 a 350kW. I propulsori saranno inoltre spinti da carburanti sostenibili al 100%, mentre sarà eliminata la costosa e complessa MGU-H. Tutte queste modifiche al regolamento delle Power Unit (consultabili in dettaglio a questo indirizzo) avranno ovviamente conseguenze sulle caratteristiche del telaio, della meccanica e dell’aerodinamica delle monoposto del 2026, che la FIA sta studiando in dettaglio.

Power unit 2026 Ferrari

Già negli scorsi mesi è emerso che la Federazione, nonostante il sicuro aumento del peso delle Power Unit a causa dell’incremento delle dimensioni di MGU-K e batteria, ha in mente una cura dimagrante per le vetture 2026. Secondo quanto riportato da Auto Motor und Sport, la FIA starebbe mirando a ridurre di circa 20 kg il peso minimo delle vetture nel primo anno del nuovo set di norme, per poi proseguire gradualmente con la riduzione nelle stagioni successive. Come affermato recentemente da Nikolas Tombazis, l’obiettivo è diminuire di 50 kg il peso minimo delle monoposto rispetto a quello attuale. Questa riduzione dovrebbe essere raggiunta attraverso un taglio significativo delle dimensioni delle macchine e degli pneumatici, anche se non viene escluso addirittura un abbandono totale del parametro del peso minimo per favorire la competizione tra le scuderie.

Il piano attuale consisterebbe nel portare la larghezza delle vetture di F1 da 200 a 190 cm, con un contemporaneo aggiustamento del passo da 360 a 340 cm. Ulteriori misure per diminuire il peso delle vetture potrebbero riguardare anche il cambio, che dovrebbe passare da otto a sei marce. Secondo i calcoli, la riduzione delle dimensioni delle vetture avrebbe conseguenze importanti in termini di carico aerodinamico generato dalle monoposto, con perdite stimate intorno al 40%. L’introduzione di dispositivi di aerodinamica attiva resta comunque un’opzione per limitare la perdita di carico, qualora la FIA la ritenesse eccessiva. Le prime simulazioni condotte dalla Federazione sembrerebbero tuttavia escludere grossi deficit prestazionali rispetto alle monoposto attuali.

Foto: Alessandro Martellotta per Newsf1.it

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