A meno di una settimana dalla delicata trasferta asiatica di Singapore, diamo i voti a protagonisti del Gp brianzolo che ha rivisto una Ferrari salire sul gradino più alto del podio a distanza di 9 anni dall’ultima volta.

Charles Leclerc: voto 10 e lode F1 News

Arriva a Monza da pilota più atteso dopo la prima vittoria in carriera a Spa, dopo la morte di uno dei suoi migliori amici il giorno prima, dopo che tutto il popolo ferrarista lo ha acclamato e voluto da inizio anno. Lui cosa fa? Pole, vittoria e si tiene dietro due Mercedes per tutta la gara. Una sbavatura (una sola!) e un colpetto basso ad uno che di colpetti bassi ne sa parecchio, giusto per fargli capire cosa gli potrebbe aspettare in un prossimo futuro. Degno, degnissimo di nota il modo come ha chiuso Hamilton dopo la partenza per evitare che lo infilasse alla prima variante. Stavolta si festeggia senza tristezza. Fenomenale! 

Leclerc

Lewis Hamilton: voto 9,5 

Non ci fosse stato Leclerc, sarebbe stata l’ennesima gara passeggiata di un pilota che ora inizia a preoccuparsi di qualcuno che (insieme a Verstappen) potrà seriamente mettere in pericolo i suoi palmares. Nel dopo gara si lascia andare a dichiarazioni (“mi comporterò allo stesso modo”) che considerando i suoi precedenti possono considerarsi fuori luogo, ma d’altronde lui è cosi (ricordiamo che a Spa aveva detto che con due giri in più avrebbe vinto, ma non c’erano due giri in più). Pazzo! 

Hamilton

Daniel Ricciardo: voto 8,5 

Che la Renault fosse veloce sui rettilinei lo si era visto già a Spa, che fosse molto veloce lo si è capito a Monza. L’aerodinamica e la grande spinta del propulsore sono stati la chiave per il ritorno del pilota australiano tra le posizioni che contano, quelle che rispecchiano il suo talento non sempre brillante. Non ingaggia battaglia con Vettel nei primi giri dopo averlo passato al via per preservare le gomme e fare la sua gara, anche se la Renault era l’unica vettura a giocarsela un po’ con la Ferrari sul dritto. Intelligente!

Ricciardo

Antonio Giovinazzi: voto 8 

Dopo il botto di Spa all’ultimo giro quando era nei punti ci si aspettava una gara all’altezza e non ha deluso. Entra nei primi 10 ed inizia a bussare per un rinnovo. Ha pochi punti questo è certo, ma sta dimostrando che da quando lo hanno strigliato ha saputo crescere e rendersi conto che le qualità di guida le ha. Non sarà Leclerc, ma ci piace avere un pilota italiano che sa il fatto suo (e per giunta guida una Alfa!). Dovrebbe stare un po’ più koala sul suo compagno di team per apprendere lo “Stile Iceman e fare quel salto di qualità che, forse non in questa, ma nella prossima stagione ci aspettiamo. Bravo! 

Valtteri Bottas: voto 8 

Fa la sua gara! Ha il merito di riuscire a restare vicino ai due davanti, cercando di preservare tutto il primo stint di gomma e prendendo la strada di una strategia che tra le 3 è la migliore (aiutato dal setoso utilizzo che la sua Mercedes fa delle gomme). Allunga molto il primo pit e si trova nella condizione di essere più veloce di quelli davanti al cambio gomme, ma non sfrutta l’occasione e grazie a ben 3 errori non forzati riesce a regalare il sogno a Leclerc. Un buon secondo posto che valorizza il rinnovo contrattuale, ma non ha la stoffa del campione come voleva farci credere ad inizio anno. Secondo!

Alexander Albon: voto 7,5 

Seconda gara in Red Bull, seconda gara in cui conferma che nei prossimi anni avrà molto da dire (se non si perde). Mostra una guida pulita, evita contatti troppo duri (a parte con le McLaren) e sfoggia una strategia intelligente che lo porta molto vicino alle Renault. Non è veloce come il compagno, ma si sta adattando molto bene alla nuova macchina portandola già 2/2 a punti; e per il momento questo basta. Concreto (come Hulkenberg, ma con l’animo più felice). 

Max Verstappen: voto 6 

Non un weekend da ricordare. Difficoltà a mettere a posto la macchina, difficoltà al via, difficoltà in gara. Servono weekend così per uno che a Monza vincerà presto, servono a dargli la carica per diventare più bravo di quanto non sia già. Serve lui a Leclerc, è lui il pilota che insieme al monegasco ci farà divertire alla grande nel prossimo futuro. Non nelle condizioni di Monza però. Rimandato!

Kimi Raikkonen: voto 5 

Il voto è un mix tra quello che sarebbe potuto essere e quello che non è stato. Sbatte in prova, si riprende, mette a posto la macchina addirittura per giocarsi la pole nella Q3 (ricordiamo che ha lui il record della pista, un 1:19:119 che sa tutto di giro più veloce della storia della F.1) e poi sbatte di nuovo, nello stesso punto, quasi nello stesso modo. Sfortunato per gli incidenti e anche quando decidono con il team di cambiare in partenza le gomme della qualifica (soft) in favore di un treno medium, beccandosi uno Stop&Go clamoroso. Forse la regola è sbagliata, ma è cosi. Fa una gara in sordina, come se stesse solo aspettando la bandiera a scacchi. Che i cartelloni “Don’t drink and drive” lo mandino realmente fuori di testa? Distratto!

Nico Hulkenberg: voto 4 

Una gara da 8, ad osservare cosa fa il suo compagno senza eccellere e strafare nella guida ma diventando una persona riflessiva, portando a casa punti mondiali su una pista importante in un weekend che lo ha visto scaricato dal team per la stagione 2020. Il voto è una media pesata sulla qualifica, da 0 spaccato il suo comportamento e da mostrare a tutte le scuole piloti come comportamento assolutamente da non rifare. Concreto (ma ignorante in qualifica). 

Sebastian Vettel: votate… 

E’ inspiegabile come sia possibile che un pilota della sua levatura possa fare errori del genere (oppure sotto sotto vuole diventare un drift driver). La condizione psicologica non è delle migliori: a Spa ha dovuto fare da scudiero al novellino della Scuderia e la qualifica di Monza è stata un problema proprio con il compagno, il tempo da pole ce l’aveva ma nel casino generale creato da Hulkenberg e company non ce la sentiamo di dare colpe. La partenza non è stata delle migliori ma si era ripreso bene e in poche tornate avrebbe iniziato a dar battaglia a Bottas ed Hamilton, magari rendendo la corsa di Leclerc un po’ più leggera dalla pressione di quelli dietro. Forse non avrebbe vinto, ma almeno avrebbe fatto una corsa degna del suo nome. Invece quello che ci lascia è soltanto un testacoda, un ingresso scellerato ai danni di Stroll (che lo chiama folle ma 5 secondi dopo fa la stessa manovra su Gasly) che gli costa stavolta un sacrosanto Stop&Go e finisce doppiato come fosse un signor nessuno. Si lascia andare all’emozione quando dopo la foto di squadra e i ringraziamenti al compagno scappa via, ma lo possiamo capire. Devi ritrovarti, campione! 

Vettel

La Q3: tutti bocciati 

Ok che in F1 si fa il gioco delle scie per guadagnare quei decimi, ok che ognuno voleva stare con le Ferrari che di quelle scie forse erano le uniche vetture a non averne bisogno, ma quello spettacolo è stato uno dei più indegni mai visti. Il comportamento di chi ha volutamente rallentato già da dopo la prima variante (non alla Ascari, ma alla prima variante) è il segno evidente di poca intelligenza. Non sto nemmeno a dire che dovevano farlo per il tempo che stava scadendo, no! Lo spirito delle corse va ben oltre le tattiche e i sotterfugi, quando si mette la macchina in pista si corre; le scenate come quella lasciatele ai demolition derby. 

Strategia Ferrari 

Una volta tanto ci hanno preso, ma la Mercedes ha insegnato ancora una volta perché la migliore è stata la Bottas-strategy. Certo la Mercedes non distrugge le gomme come la Ferrari, perciò stavolta il voto è pari. Ottimo!

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