La McLaren procede spedita nella realizzazione del programma Track25, grazie al quale ben 18 nuove vetture ibride vedranno la luce entro il 2025. Attualmente è già stata presentata la McLaren GT, mentre un nuovo modello, la Speedtail, già sold-out, è in produzione e verrà distribuita a partire dal 2020; tuttavia il modello di punta attuale del marchio inglese, la 720S, non è dotata di una motorizzazione ibrida.

Pare infatti, complici i grandi investimenti delle altre case automobilistiche sull’ibrido, che negli ambienti di Woking si stia premendo il piede sull’acceleratore per raggiungere gli obiettivi prefissati. Proprio in testimonianza di ciò, nelle passate settimane, sono stati visti muletti entrare e uscire dai fabbricati della McLaren con etichette che portavano la dicitura “prototipo ibrido”. Sebbene quindi la SpeedTail non sia ancora in strada, sembra veramente che in casa McLaren stia già nascendo l’auto che verrà dopo, che insieme agli altri 16 modelli dovrebbe portare la produzione ad aumentare del 75%. 

Contestualmente a ciò, il marchio inglese sta investendo molto sul peso delle batterie: grazie a un corposo investimento iniziale di 50 milioni, lo scorso anno è stato creato un nuovo gruppo di ricerca, il McLaren Composites Technology Centre, che dovrebbe permettere di avere le supercar più leggere di sempre relativamente ai propri segmenti di appartenenza. 

Chiaramente la strategia adottata è più che azzeccata, se si pensa che la Ferrari ha presentato la scorsa settimana la SF90 Stradale, prima vettura ibrida della casa di Maranello. Con un motore in grado di sprigionare più di 1000 CV, è logico prevedere che anche la nuova McLaren possa raggiungere una potenza analoga se non superiore, dato che già la SpeedTail è dotata di un powertrain di 1050 cv. 

La grande scommessa che la McLaren vuole vincere è però anzitutto legata alla durata: infatti l’obiettivo che stanno studiando è quello di avere batterie più veloci da ricaricare che permettano un’autonomia di 30 minuti in modalità pista. 

Ulteriore novità dovrebbe poi essere il passaggio dal V8 al V6, modifica che potrebbe permettere di rivedere la conformazione del motore e quindi di poterne ridurre il peso in più dato dalle componenti dell’ibrido. Insomma grandi novità ci aspettano al varco, in una vera e propria guerra tra grandi costruttori che, per mantenere la leadership tecnica e di mercato, accelerano sempre di più la trasformazione dell’invenzione in innovazione. Benvenuti nel “futuro”! 

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