Il sorriso gli spunta dalle labbra deciso e splendente. Ayao Komatsu sciorina dalle labbra il suo “it’s good” nel vedere i risultati dei primi test effettuati dai confermatissimi piloti della Haas di cui è team principal Nico Hulkenberg e Kevin Magnussen. Arrivato a gennaio 2024 al posto di Gunther Steiner, si capisce al volo e anche dalla sua carriera che la parola comprimario gli suscita allergia.

E quindi, con la Haas, mira ad arrivare lontano. Senza perdere il senso di realtà ma con la consapvolezza di essere approdato in una squadra che può dire la sua. Sa che la Haas può valere di più dei nove punti di Nico Hulkenberg e dei tre di Magnussen, bottino davvero scheletrico accumulato dalla scuderia statunitense lo scorso campionato.

E così intona il suo canto di battaglia: “direi che sia andata bene- dichiara a Racer – non si è trattato di test perfetti , ma sono comunque stati abbastanza buoni con ciascuno che si è orientato su quanto doveva ottenere in questi tre giorni, solo la prossima settimana dirà dove saremo, ma quello che sto vedendo è incoraggiante”.

La fotografia scattata dai suoi occhi e dal suo pensiero ha reso l’istantanea di una vettura bilanciata, anche se occorre fare ancora un po’ di strada in termini di affidabilità in curva. Lo scorso campionato, in Bahrein, Hulkenberg e Magnussen, rispettivamente con il quindicesimo e tredicesimo posto, non raccolsero neppure le briciole. Un epilogo che non vorrebbero mandare sotto la fotocopiatrice.

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