Max Verstappen è riuscito finalmente a vincere il suo secondo titolo iridato in Formula 1. Un titolo, diversamente rispetto al 2021, che ha visto più dominio terminato a 4 gare dal termine semplicemente perché non ha avuto un avversario totalmente ostico come lo è stato Lewis Hamilton.

Ma ad oscure il suo secondo successo in carriera totalmente meritato, vi è la questione Budget Cap, dato che la scuderia di Milton Keynes è stata accusata di avere violato il regolamento riguardante il budget cap nella stagione 2021.

Una notizia che conferma le numerose accuse fatte nelle scorse settimane

Si parlava di uno limite che andava dai 9-10 milioni, ora è emerso che la scuderia capeggiata da Christian Horner ha violato il limite imposto per una cifra inferiore al 5% del limite di costo previsto (per il 2021, 145 milioni).

Ma cosa rischia effettivamente adesso la Red Bull? Il regolamento prevede specifiche sanzioni per chi sfora entro il 5% di Budget:

  1. Reprimenda. La cosiddetta “pacca sulle spalle”.
  2. Multa. Ancora da quantificare ma sicuramente salata.
  3. Riduzione punti nel campionato costruttori. Da valutare se nella stagione incriminata, quella in corso o nella futura. Una decisione che potrebbe cambiare le sorti del mondiale.
  4. Riduzione punti nel campionato piloti. Una decisione che potrebbe cambiare le sorti del mondiale scorso vinto dall’olandese all’ultimo GP ad Abu Dhabi.
  5. Patteggiamento. Una sorta di “Abbiamo sbagliato, non facciamo appello, veniamoci incontro”.
  6. Sospensione da una o più sessioni. Il divieto ai piloti della Red Bull di partecipare a una o più sessioni di prove libere della prossima annata, gara esclusa.
  7. Limitazione nei test. Questa una decisione più sensata. Per l’anno prossimo sono previsti solamente 3 giorni di lavoro in pista, toglierne un paio alla scuderia di Milton Keynes li farebbe approcciare in modo disorientato al nuovo mondiale in vista.
  8. Riduzione budget cap 2023.

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