Le lotte per il secondo, quarto e settimo posto nella Classifica Costruttori di F1 sono ancora aperte: chi sono i favoriti?

A cinque gare dal termine della stagione 2023 di F1, tutti i verdetti più importanti sono stati assegnati: Max Verstappen ha dominato il campionato Piloti, mentre la Red Bull aveva già conquistato il titolo Costruttori a Suzuka. Nella categoria regina, però, ogni piazzamento in classifica ha un valore altissimo dal punto di vista economico e tecnico: oltre ad assegnare i premi in denaro a ciascuna scuderia, determina anche il numero di ore di test in galleria del vento disponibili per il primo semestre del 2024, con conseguenze importanti sui piani di sviluppo delle vetture. E le battaglie da seguire, in questi ultimi cinque appuntamenti, sono tantissime, tanto che solo Red Bull e Alpine, sesta in totale solitudine, sono certe della propria posizione finale.

La sfida più interessante per posizione in classifica e blasone delle scuderie è certamente quella tra Mercedes e Ferrari. La Stella gode al momento di un vantaggio di 28 punti sulla Rossa, che tuttavia è riuscita a rosicchiarne proprio 28 negli ultimi cinque appuntamenti dopo la pausa estiva. Sono due i motivi che hanno permesso alla Scuderia di dimezzare il gap dagli avversari: i progressi tecnici apportati alla SF-23 e l’ottima gestione strategica e operazionale dei weekend. Nelle ultime gare quest’ultimo fattore è mancato completamente in casa Mercedes, che ha commesso errori tattici enormi (come il pit stop tardivo per montare le intermedie a Zandvoort), non ha gestito in maniera lucida e pragmatica i suoi piloti (spiccano gli incidenti di Suzuka e Losail, ma anche altre circostanze ad inizio stagione) ed è stata tradita da errori gratuiti, come quello di Russell a Singapore.

Da un punto di vista tecnico, la SF-23 ha risolto gran parte dei problemi cronici che hanno caratterizzato l’inizio di stagione, come l’incostanza e il degrado elevato degli pneumatici, riportando il passo gara della vettura di Maranello su livelli simili a quelli della W14, che invece soffre di più in Qualifica per le ormai note difficoltà di messa in temperatura degli pneumatici. A partire da Austin la scuderia anglo-tedesca potrà tuttavia contare su un interessante aggiornamento, un nuovo fondo, che oltre a garantire un piccolo guadagno in termini di performance darà importanti riferimenti alla Stella per quanto concerne lo sviluppo della W15. Lato Ferrari filtra invece che l’importante pacchetto di Suzuka ha rappresentato l’ultimo step evolutivo della stagione, mentre gran parte del team lavora da tempo sul progetto 2024.

Anche grazie al vantaggio accumulato in classifica prima della pausa estiva, la Mercedes rappresenta la chiara favorita per ottenere la piazza d’onore dietro alla Red Bull in classifica Costruttori. Molto dipenderà tuttavia dalla bontà dell’aggiornamento introdotto questo weekend e soprattutto dalla corretta esecuzione del weekend, in termini sia di gestione dei piloti sia di scelte strategiche. La W14 è generalmente più competitiva su un ventaglio maggiore di circuiti rispetto alla SF-23, che invece eccelle in determinate circostanze ambientali e di layout del tracciato. Considerando gli ultimi cinque weekend della stagione, solo a Las Vegas si può prevedere una Rossa superiore, mentre in tutti gli altri il divario potrebbe essere molto sottile a favore di una o l’altra squadra. La Scuderia di Maranello potrebbe inoltre dover incorrere in penalità per la rotazione dei componenti della Power Unit, mentre in casa Mercedes il problema dovrebbe essere scongiurato almeno sulla vettura di Hamilton.

McLaren Olanda

Ben più definita è invece la dinamica per il quarto posto in campionato. La lotta vede protagoniste Aston Martin e McLaren, che si trovano in due situazioni diametralmente opposte: la prima ha perso lo slancio di inizio stagione dopo aggiornamenti di scarso successo e, secondo voci del paddock, alcune delle piccole modifiche regolamentari introdotte nel corso dell’anno; la seconda sembra aver ormai ottenuto il ruolo di seconda forza dietro alla Red Bull, ma paga il ritardo accumulato prima del GP d’Austria, quando la MCL60 non era ancora stata aggiornata. Il distacco tra le due è attualmente di 11 punti a favore della scuderia di Silverstone, ma il sorpasso sembra solo una questione di tempo, tanto che i piloti della McLaren non hanno escluso di poter raggiungere anche il terzo posto occupato dalla Ferrari e distante ben 79 lunghezze.

Per la Aston Martin il grande problema si chiama Lance Stroll, il cui magrissimo bottino di punti sta costando almeno una posizione in Classifica Costruttori. La McLaren può invece contare su due piloti in uno straordinario stato di forma, che continuano ad accumulare punti ad ogni occasione, aiutati da un team molto preparato dal punto di vista strategico e soprattutto operazionale. Per il team anglo-canadese il focus è ormai spostato da tempo sul 2024, anno fondamentale per la conferma della bontà di un progetto che ha incontrato le prime vere difficoltà in questo finale di stagione. Perdere una posizione in campionato non andrà comunque a cancellare le imprese di quest’anno di Fernando Alonso, il cui rendimento è leggermente calato con il declino di prestazioni della AMR23.

La lotta più interessante e imprevedibile è forse quella che vede protagoniste le quattro scuderie in fondo alla classifica. Williams, Alfa Romeo, Haas e AlphaTauri sono racchiuse nello spazio di 18 punti, tra i 23 del team inglese e i 5 di quello di Faenza. Queste scuderie si trovano tuttavia in situazioni molto differenti della propria stagione. Dopo una fase centrale straordinaria, la Williams è tornata a soffrire a partire da Singapore, con qualche rara apparizione di un fantastico Alexander Albon in zona punti. Lo stop agli aggiornamenti sulla FW45, arrivato in sostanza a Silverstone, non aiuta certamente nella lotta contro i tre avversari principali, che invece continuano ad introdurre modifiche di rilievo anche in questo finale. Gli aggiornamenti di Losail hanno infatti spinto in avanti l’Alfa Romeo, che con un grande weekend ha portato a casa un doppio piazzamento a punti e ridotto il gap a 7 lunghezze dalla Williams. E vedendo i layout delle piste in arrivo, Alfa Romeo potrebbe avere più di una chance per rosicchiare altri punti.

L’approccio del team di Hinwil è lo stesso adottato anche da AlphaTauri: introdurre tanti piccoli upgrade in molti weekend, con la speranza di trovare immediatamente quei decimi necessari per avvicinare la zona punti. La scuderia di Faenza è stata certamente la peggiore delle quattro nell’arco della stagione, ma anche ad Austin potrà contare su un nuovo fondo per cercare almeno di riprendere la Haas. A proposito della Haas, il team statunitense ha deciso di introdurre nella gara di casa una vettura totalmente modificata, con una filosofia di design che si avvicina a quella della Red Bull. Si tratta di un lavoro in chiave 2024, ma che il team spera possa avere un impatto anche negli appuntamenti finali della stagione attuale. Con 11 punti di distanza dalla Williams, starà alla scuderia guidata da Guenther Steiner comprendere e sfruttare al meglio la nuova monoposto.

Foto: Alessandro Martellotta per Newsf1.it

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