Max Verstappen vince il GP d’Ungheria davanti a Norris e Pérez: la Red Bull riscrive il record di vittorie consecutive, salendo a dodici.

Max Verstappen e la Red Bull scrivono la storia a Budapest. Il pilota olandese ha appena conquistato la dodicesima vittoria consecutiva per la scuderia di Milton Keynes, superando il record di vittorie di fila stabilito nel 1988 dalla McLaren. Proprio la scuderia di Woking è stata la prima avversaria del campione del mondo in carica nel GP d’Ungheria, con Lando Norris che ha chiuso a più di 30″ dopo una gara solida e solitaria in seguito all’undercut sul compagno di squadra alla prima sosta. Terza dopo una grande rimonta l’altra Red Bull di Sergio Pérez, che nel finale ha dovuto difendersi dal ritorno con gomme più fresche del poleman, Lewis Hamilton, la cui gara è stata compromessa da una partenza negativa, che lo ha retrocesso al quarto posto dopo le prime due curve.

Quinto Piastri, che dopo essere stato secondo nel primo stint è lentamente crollato dietro alla Red Bull e alla Mercedes. Grande rimonta di George Russell, che chiude settimo in pista ma sesto in classifica grazie ad una penalità di 5″ inflitta a Leclerc per aver oltrepassato il limite di velocità in pit lane. La Ferrari si conferma quarta forza in Ungheria anche in gara, dato che Sainz chiude ottavo a pochi decimi dal monegasco. Chiudono la zona punti le due Aston Martin, con Alonso davanti a Stroll. Chiudono la classifica Albon, Bottas, un buon Ricciardo, Hulkenberg, Tsunoda, Zhou (crollato dopo aver sbagliato la partenza e aver fatto inserire l’antistallo) e Magnussen. Ritirati Sargeant e le due Alpine, protagoniste incolpevoli di una carambola in Curva 1.

In partenza la gomma più gettonata è la media, mentre scelgono la hard solo Russell e Pérez. Montano la soft invece Sainz, Stroll e Tsunoda. Al via Hamilton scatta male e scivola addirittura al quarto posto: Verstappen lo passa alla staccata di Curva 1, lo forza verso l’esterno della traiettoria e ne approfittano Piastri e Norris: l’australiano sfrutta la pessima uscita dalla seconda curva del compagno di squadra e di Hamilton per passare entrambi. Nel frattempo, le due Ferrari sono protagoniste di una partenza fenomenale, con Leclerc che sale al quinto posto e Sainz addirittura al sesto sfruttando il grip superiore delle soft. La gara delle due Alpine, invece, finisce incolpevolmente alla prima staccata: dopo una terribile partenza e l’inserimento dell’antistallo dal quinto posto, l’Alfa Romeo di Zhou tocca la vettura di Ricciardo, che a sua volta tampona Ocon. Il francese non può evitare il compagno di squadra, centrandolo sul lato destro della vettura, e i due sono costretti al ritiro.

All’ottavo giro Pérez attacca Alonso alla staccata di Curva 1 e lo spagnolo non si difende, preferendo concentrarsi sulla gestione degli pneumatici. Al nono giro inizia la girandola dei pit stop con Albon, seguito alla tornata successiva da Stroll, Tsunoda e Bottas. Tutti i piloti menzionati montano gomma dura e iniziano a girare molto forte, tanto che guadagnano su Verstappen. Nelle retrovie si fermano anche Zhou, che sconta una penalità di 5″ per l’incidente in partenza, Sargeant e Magnussen, mentre Pérez raggiunge Sainz al giro 15. Lo spagnolo viene richiamato ai box dal team, che effettua un ottimo pit stop e lo rimanda in pista su gomma dura. Lo spagnolo genera un vero e proprio effetto domino, dato che subito dopo rientra anche Hamilton per coprire l’undercut e al giro successivo è il turno di Norris e Leclerc.

La sfortuna però colpisce il monegasco, dato che una pistola malfunzionante trasforma la sua sosta in un calvario di nove secondi e lo riporta in pista dietro a Sainz e Stroll, che viene sorpassato dalla Ferrari numero 16 al giro 20. Norris guadagna invece una posizione grazie alla sosta, dato che grazie ad un incredibile out lap supera Piastri, fermatosi appena un giro dopo. Al giro 23 si ferma anche Verstappen per coprire Norris: l’olandese rientra senza problemi davanti a Pérez, che si ferma due tornate dopo e monta la media. Dopo la sosta il messicano supera in staccata Sainz dopo un piccolo errore dello spagnolo all’ultima curva mentre cercava di avvicinarsi a Russell. Il britannico viene poi passato dalla Red Bull con una bella staccata in Curva 2 e un passaggio all’esterno di Curva 3 e decide di cambiare gomme al giro 28.

Al giro 30 Verstappen comanda con poco più di 7″ su Norris, 12″ su Piastri e 21″ su Hamilton, che si lamenta del ritmo lentissimo della sua Mercedes. Pérez è quinto, davanti alle due Ferrari e alle due Aston Martin, mentre Bottas chiude la zona punti. Verstappen allunga su Norris con un ritmo di circa sette decimi al giro più veloce, mentre Piastri inizia a soffrire ed Hamilton e Pérez, distaccati di 2″ tra di loro, iniziano a tagliare il gap dall’australiano. Nel frattempo, Russell continua la sua rimonta e sale al nono posto superando Bottas. Al giro 40 Pérez raggiunge Hamilton ed entra nella zona DRS, ma Hamilton riesce sempre a mantenere il distacco. Due tornate dopo, il messicano ci prova all’esterno di Curva 3, ma il sette volte campione del mondo si difende con fermezza. Pérez decide allora di fermarsi e montare un nuovo set di medie, seguendo Piastri: il messicano guadagna ulteriormente sull’australiano grazie ad una sosta velocissima, addirittura di 1.9″.

Alla tornata successiva arriva la sosta anche per Leclerc e Alonso, mentre al giro 45 tocca a Norris e Sainz. Lo spagnolo rientra dietro a Leclerc, autore di un giro out straordinario, ma il monegasco viene sanzionato poco dopo con 5″ sul tempo di gara per aver superato il limite di velocità in pit lane. Al giro 47 Pérez supera Piastri con una bella manovra all’esterno di Curva 1 e spingendo poi Piastri verso l’erba il Curva 2 dopo il disperato tentativo dell’australiano di effettuare un controsorpasso all’esterno. Al giro 50 si ferma anche Hamilton, che ha allungato di sette giri il secondo stint rispetto agli avversari: l’inglese rientra a 7″ da Piastri e 12″ da Pérez, mettendosi all’inseguimento dell’australiano, mentre Norris spinge per difendersi dal ritorno del messicano.

Al giro 54 Verstappen realizza il giro più veloce della gara in 1:20.505, un tempo in quel momento addirittura 1.5″ più rapido rispetto al secondo pilota più rapido in pista, Hamilton. Il britannico passa Piastri poche tornate dopo, e sfoggia un ottimo ritmo nell’ultimo stint recuperando più di un secondo a tornata sul messicano. A sei tornate dal termine Russell supera Sainz e si pone rapidamente all’interno dei 5″ di distacco necessari per superare Leclerc dopo l’applicazione della penalità. Al penultimo giro Sargeant finisce in testacoda alla chicane e rientra ai box al giro successivo per ritirarsi. Per Hamilton il tempo finisce, e Pérez riesce a difendersi all’ultimo giro. Verstappen taglia così il traguardo e vince il GP d’Ungheria davanti a Norris e Pérez.

Foto copertina: https://twitter.com/redbullracing/status/1683113335640735745

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