Max Verstappen ha ottenuto il miglior tempo in una sessione tempestata dalle bandiere rosse su una pista bagnata.

A Zandvoort piove e sale in cattedra Max Verstappen. L’olandese ha realizzato la miglior prestazione in 1:21.631, scavando un solco enorme con quasi tutti gli avversari. Anche per il bicampione del mondo, però, la sessione non è stata affatto semplice e lineare, dato che non sono mancati un brivido in Curva 3 ad inizio sessione, quando ha evitato le barriere per pochi centimetri, e un lungo nel finale in Curva 11-12. Quello che conta, però, è il distacco sugli avversari, che escluso George Russell (secondo a +0.379″) supera il secondo. Terzo Sergio Pérez, esattamente ad 1″ da Verstappen e anche lui autore di un lungo in Curva 11-12.

Il cattivo tempo è stato il grande protagonista delle FP3, con una forte ma intermittente pioggia che ha colpito a più riprese il circuito, causando tanti lunghi in Curva 1, nella chicane di Curva 11-12 e tre bandiere rosse. Dopo Piastri e Ricciardo ieri, Curva 3 ha mietuto un’altra vittima oggi, Kevin Magnussen: il danese, con gomme ancora fredde nel suo out lap, è finito in testacoda in uscita dal banking, centrando le barriere con l’anteriore sinistra e danneggiando anche l’ala anteriore. Si tratta del secondo incidente in cui un pilota della Haas ha danneggiato la nuova ala anteriore questo weekend, dopo l’uscita di Hulkenberg nelle FP1. La seconda bandiera rossa è stata provocata da Zhou Guanyu, autore di un testacoda in Curva 13: il cinese ha perso la vettura non appena ha toccato il pedale dell’acceleratore, restando bloccato nella profonda via di fuga in ghiaia che si trova all’esterno.

Curva 13 è stata il teatro anche della terza interruzione, che è stata molto breve. A poco più di dieci minuti dal termine Liam Lawson, sostituto dell’infortunato Daniel Ricciardo, è finito in testacoda, appoggiandosi con l’ala anteriore alle barriere all’interno. La Direzione Gara ha frettolosamente esposto la bandiera rossa, senza attendere che il neozelandese rientrasse ai box. Negli ultimi secondi la pista ha continuato a migliorare e i tempi sono crollati, portando le prestazioni dei vari team a convergere: da Alonso, quarto, a Sargeant, quattordicesimo, il distacco è di appena un secondo. Quinto Hamilton davanti ad Albon e Piastri, su una McLaren impressionante con tanta acqua in pista. I piloti del team inglese hanno dominato la classifica per molto tempo, ma nei minuti finali, quando la pista era nelle migliori condizioni, non hanno migliorato granché i propri tempi.

La top ten è chiusa da Bottas, Leclerc e Norris, anch’egli protagonista di un lungo in Curva 11-12. La Ferrari ha dato sensazioni poco incoraggianti anche sul bagnato, con il monegasco protagonista di tre lunghi identici nell’insidiosa Curva 1, dove sono finiti lunghi anche Alonso, Sainz e Ocon. Il francese ha anche centrato le barriere con il muso, riuscendo a tornare ai box senza grossi danni. Nella seconda metà della classifica troviamo Gasly, Sainz, Tsunoda, Sargeant, Hulkenberg, Ocon e Stroll. Chiudono la classifica i tre protagonisti delle bandiere rosse: Lawson, Zhou e Magnussen, che ha chiuso senza tempo. Alle 15:00 le Qualifiche.

Foto: Alessandro Martellotta, inviato a Zandvoort per Newsf1.it

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