Tante, troppe chiacchiere sono state fatte sul regolamento che la Formula 1 introdurrà nel F1 2021.

Regolamento F1 2021 – Essendo un addetto ai lavori, molte di queste chiacchiere e verità assolute, provenienti da “esperti da bar” e persone che non sanno la differenza tra Ralf e Michael Schumacher, mi hanno fatto perdere le staffe.

Spogliandoci della insulsa moda dei Media che, da quando gli ipocriti americani di Liberty Media (vietano le ombrelline, poi al GP di Austin, casa loro, mettono cheer leaders con seno e natiche in bella vista) hanno comprato il carrozzone, sembrano essere più importanti delle gare, dello spirito della Formula Uno.
Da quando esistono le corse, gli ingegneri hanno sempre progettato le vetture in virtù della propria performance, di certo nessuno ha mai pensato di aiutare l’avvicinamento della macchina che segue. Le attuali Formula 1 infatti creano una scia che danneggia tremendamente l’aerodinamica di chi segue: solo in rettilineo e grazie al DRS è possibile avvicinarsi all’avversario, mentre in percorrenza curva è praticamente impossibile.

L’obiettivo della FIA è stato quindi quello di aiutare l’auto dietro ad avvicinarsi a quella davanti, aiutando quindi i sorpassi (un pò come nelle simulazioni automobilistiche delle sale giochi anni 2000). Personalmente questo è un obiettivo fondamentale, che aiuterà i duelli ed i sorpassi, anche senza ricorrere al “trucco” del DRS.

L’obiettivo di fare auto più “sexy” per attirare i giovani, è sinceramente più mediatico (ed io uso il termine “buffonata”). Ma almeno si eviteranno orrori su quattro ruote come le vetture del 2015, con simboli fallici sul muso per aumentare la sicurezza.

C’è effettivamente il rischio che le auto tendano ad essere tutte uguali, ma vi faccio una domanda: prendiamo le vetture F1 dei primi anni 90 (considerate le più belle ed iconiche) e spogliamole dei colori. Quanti saranno in grado di riconoscere quale era la Ferrari, quale la Williams, quale la McLaren. I super appassionati? Sicuramente. Tutti gli altri, probabilmente no

Ferrari F1 1980
Premettiamo una cosa: il regolamento fa riferimento a file 3D che non sono ancora disponibili per il pubblico. Sebbene sia possibile ricostruirli, equivale al lavoro di trascrizione manualmente di un libro, rispetto alla stampa a caratteri mobili.

Ma cerchiamo di fare ordine e chiarezza:
tutti abbiamo visto le immagini della vettura ipotetica, con le varie livree dei team, ma analizziamo punto punto quali saranno le reali differenze.

Formula 1 2021

Partiamo dagli pneumatici, che passano dai 13 ad i 18 pollici. Molti hanno gridato allo scandalo, ma gli pneumatici “piccoli” sono un retaggio degli anni 70, quando si è cercato di ridurre le potenze frenanti riducendo il diametro dei dischi freno (che sono posizionati all’interno dei cerchioni).

Lotus 1979

Oggi questo elemento è abbastanza ridicolo e va addirittura contro la sicurezza in pista; come ci siamo abituati alle “gommine”, ci abitueremo alle “gommone”, che non sfigurano affatto sui prototipi Le Mans e le GT. Molti possono considerarle un elemento iconico della F1, ma semplicemente non è così. Dal punto di vista delle prestazioni, il peso aggiunto sarà importante, ma il guadagno sulla rigidità della spalla permetterà ai team di avere gomme più “prevedibili”. Guardate le supercar, hanno cerchioni da 13 o da 20 e più pollici?Nota bene: la Panda non è una supercar
Un importante lavoro è stato svolto dalla FIA su come il regolamento è stato scritto, scegliendo il criterio della concavità e convessità della superficie e del raggio minimo.

Evitando di scendere in tecnicismi, ci dovremo aspettare geometrie “morbide”, senza spigoli vivi o pinnette acute qua e là.A livello di libertà di progettazione, i team hanno dei “volumi” all’interno dei quali si potranno muovere, mantenendo però curve dalla complessità molto ridotta e senza poter aggiungere elementi extra. T-tray, mantelli, corna, bargeboard complicati saranno un ricordo del passato.

L’ala anteriore non potrà avere più di 4 profili (a differenza delle attuali che ne hanno anche 7) davanti alle pance vedremo delle pinne verticali (che potranno essere curve e con una certa libertà di disegno da parte dei team). Elemento di cui non si è parlato è il DRS, che rimarrà anche in futuro, agendo sempre sul flap dell’ala posteriore. Addio scarichi “tripli” come ora, con un unico tubo di scarico centrale ed allineato alla direzione di marcia (inclinazione massima ancora di 5°). Non vedremo più i cerchioni, visto che saranno coperti da carenature in carbonio, mentre sopra la gomma apparirà un mini “passa ruota” col compito di pettinare i flussi.

Riassumendo, sebbene per la prima volta la F1 prenda la direzione della “bellezza” e della non distruzione della performance di chi segue, si tratta della solita rivoluzione tecnica: la FIA mette dei paletti, starà ai team trovare le immancabili zone grigie ed i limiti. Questo sicuramente non porterà alla riduzione dei costi: vi assicuro che se tutte le auto fossero uguali, tranne che per un elemento, i team spenderebbero milioni solo per quel singolo elemento.
Mi reputo un tifoso. Più sorpassi (e non grazie al DRS), è quello che volevo. Per ora, grazie FIA

Articolo by Ing.  @WernerJrQuevedo

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