La Ferrari nella seconda seconda sessione di prove libere del Gp del Bahrain, non ha mostrato il suo vero potenziale nel giro secco, mentre è migliorata rispetto ai test nel passo gara.

Nella seconda sessione di prove libere del Gp del Bahrain, Fernando Alonso ha lanciato la sfida a Red Bull e Ferrari, con il giro più veloce ed un passo gara simile a quello di Max Verstappen, e migliore di Sergio Perez. Giornata dai due volti in casa Ferrari, Charles Leclerc ha trovato il feeling con la SF-23, al contrario di Carlos Sainz che a differenza dei test ha faticato tutto il giorno. Stessa situazione in casa Mercedes che conferma di essere in difficoltà come un anno fa, dove l’unico segnale positivo viene dal long run di George Russell, al contrario di Lewis Hamilton meglio nel time attack. Analizzando i grafici della simulazione di qualifica, possiamo capire come bisogna attendere le qualifiche per comprendere quali sono le gerarchie.

Infatti se Alonso fa la differenza, il gap delle Red Bull e Ferrari deriva dall’aver utilizzato una mappatura di motore più conservativa dell’Aston Martin. Soprattutto la SF-23 è quello che sembra avere più margini nel T1, visto che Nico Hulkenberg è stato più veloce di due decimi di Leclerc, e tre di Sainz il quale è più lento anche delle due Mercedes, non trovandosi sin dalle prime curve a suo agio rispetto al compagno di squadra, con le modifiche di set-up fatte sulla SF-23 rispetto ai test.

La bontà del progetto dell’Aston Martin si vede nel settore centrale, con Alonso che si inserisce a sandwich fra Verstappen e Perez. Invece nel T2 viene confermato come la Ferrari sia ancora alla ricerca del bilanciamento della SF-23, e al momento fatichi in trazione e nelle curve di media-bassa velocità, punto di forza l’anno scorso della F1-75. Se Leclerc accusa soltanto un decimo, Sainz fa lo stesso intermedio di Hamilton, dando la sensazione di aver perso fiducia nella macchina rispetto ai test.

Grande equilibrio invece nel T3, nel quale ancora una volta Red Bull e Ferrari dimostrano di avere qualcosa nel taschino per le qualifiche rispetto all’Aston Martin, non avendo sprigionato tutti i cavalli delle loro power unit. In particolare Leclerc, che è stato più lento delle Mercedes e del compagno di squadra Sainz.

La Red Bull come nei test vola nella simulazione del passo gara, ma l’Aston Martin si conferma candidandosi a sorpresa della stagione. Alonso è l’unico a girare sul ritmo dell’1.37.2 come Verstappen, invece non deve far ingannare il distacco delle Ferrari. Leclerc dopo una prima parte di long run non buona, quando è tornato in pista ha cambiato marcia e ridotto il gap da Alonso e Verstappen a tre decimi, girando sul ritmo dell’1.37.7 sugli stessi tempi di Perez. Progressi nel finale anche per Sainz, che ha tenuto un passo di 1.38.1, mentre nel primo run era stato più lento delle due Mercedes, attardate anche nella simulazione gara.

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