La M5 V10 nome in codice E60 ha rappresentato il classico esempio di berlina sportiva ad alte prestazioni, condita da una linea elegante

Lo ripeto ancora una volta a costo di sembrare monotono e ripetitivo ma purtroppo è inutile negarlo, di questi tempi dove la parola d’ordine per quanto riguarda le vendite sono i suv le grandi berline sono sempre meno richieste sul mercato, addirittura ci sono versioni di suv molto potenti con cavalleria vicino ed in alcuni casi superiore ai 600 cv vedi Lamborghini Urus, per cercare di dare quel tocco di sportività ai “big size”.

In realtà però pur con tutta quella cavalleria che hanno faccio un pò fatica a definire “sportivo un suv” alti da terra quindi con baricentro alto, e soprattutto pesanti, due cose che proprio non vanno d’accordo con i termini sportività e soprattutto piacere di guidare, ed è per questo che mi dispiace che hanno preso il posto di molte berline sportive, una in particolare però mi sta molto a cuore e si tratta della mitica BMW M5 v10  e60!

Disegnata dal visionario Chris Bangle ha delle linee molto ben definite e secondo me è l’unica BMW  serie 5 che è invecchiata meglio, rispetto alle altre versioni che sono venute successivamente,  un design unico che rompe con gli schemi sia con la stessa produzione BMW  e soprattutto rispetto alla concorrenza, secondo me ha una linea ancora attuale che sembra non farci troppo caso con gli anni della vettura, un giusto mix tra eleganza e sportività.

Strano il caso però dove fu firmata una petizione dove i fan della BMW chiedevano ad alta voce l’allontanamento di Bangle ritenuto troppo fuori dagli schemi e con un taglio netto rispetto al passato, cosa a cui io non sono mai stato d’accordo infatti ora che non dirige più lui il centro stile, molti appassionati della casa tedesca lo rimpiangono… certo che la gente è strana…

Ma comunque per me il vero protagonista della BMW M5 v10  era lui il motore, si trattava di un 5.0 l v10   di 90° aspirato in grado di erogare 507 cv a 7750 gir/min ma questo propulsore era in grado di raggiungere l’incredibile soglia degli 8250 gir/min, prima dell’intervento del limitatore! Ed una coppia massima di 520 nm a 6100 gir/min, ma già a 3500 gir/min il dieci cilindri mette a disposizione ben 450 nm, quindi un’erogazione molto lineare senza vuoti di potenza ma che visto l’architettura ed il tipo di motore dava il meglio di se agli alti regimi.

Con questi numeri la BMW M5  v10  copriva lo 0-100 km/h in soli 4,7 secondi e raggiungeva una velocità max limitata elettronicamente  a 250 km/h, ma volendo in opzione si poteva escludere il limitatore così l’auto era libera di esprimersi in tutto il suo potenziale ed arrivare a lambire i 300 km/h effettivi! Non male per un’auto di rappresentanza e/o da famiglia!

Questo motore oltre ad essere la massima espressione tecnologica di BMW  dell’epoca rispecchiava in pieno lo spirito delle vere BMW marchiate motorsport  ovvero motore aspirato ad alto numero di giri, un pò come per la mitica BMW M3 e46. Ho detto massima espressione tecnologica perchè questo motore traeva insegnamenti dalla F1  ricordate i bei tempi dei v10 che urlavano a 19000 gir/min? Dove BMW  era impegnata nel fornire i propulsori, tra le tante particolarità ci furono le testate in alluminio e la distribuzione doppio vanos, ovvero la fasatura variabile sia sul lato aspirazione e sia sul lato scarico, altra particolarità di questo propulsore che trae insegnamento dal mondo della F1 è che ogni cilindro ha una propria valvola a farfalla come sui motori da corsa!

Insomma era ed è un motore per cuori forti, accoppiato ad un cambio elettroattuato a frizione singola con 7 rapporti, capace di cambiare marcia in soli 65 millisecondi. Altra particolarità della M5 V10 era che è stata una delle prime auto di serie ad avere 3 mappature motore, la più soft se soft si può chiamare riduceva la potenza del motore “a soli” 400 cv, questa mappa era utile sia nel traffico e sia nelle situazioni di scarsa aderenza come ad esempio sul bagnato, poi c’era la mappa normal che erogava tutti i 507 cv ed infine c’era il tasto power che erogava sempre 507 cv ma in maniera molto più brusca e cattivi.

Non a caso questo motore fu premiato con il riconoscimento di engine of the year , il più alto premio che possa ricevere un motore per un uso stradale. Insomma era e resta una vera BMW M votata al puro divertimento e piacere di guida! Alla faccia dei tanti suv pseudo-sportivi!

A proposito dell'autore

Ho una grande passione per il mondo auto/moto mi affascina la tecnica, e amo guidare qualsiasi mezzo purchè abbia un motore!

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