Il Gran Premio di Singapore 2019 sarà ricordato per una doppietta Ferrari che sa di storia, tanto per il risultato finale quanto per il modo in cui questo risultato è sopraggiunto. Questa volta il muretto box della Rossa ha centrato la scelta giusta.

Date a Cesare quel che è di Cesare! Questa volta gli strateghi i tuta rossa si sono resi protagonisti con una mossa azzardata che ha permesso di ricavare il meglio da un GP che poteva andare molto diversamente. Strategia Ferrari Singapore

Colpa delle probabilità, colpa della pista lenta, colpa (sempre) della gomme. A Marina Bay le gomme non sono molto sollecitate e la strategia ad un pit-stop è quasi obbligata, pertanto è importantissimo scegliere il giro di rientro giusto per evitare di trovarsi imbottigliati nel traffico e perdere secondi preziosi, oltre che evitare il solito undercut dovuto all’usura degli pneumatici. Solitamente le strategie di gara privilegiano chi è davanti perciò aperta la finestra dei pit-stop, il primo in teoria a dover cambiare gomma e rimettersi in pista sarebbe dovuto essere Charles che era in testa e al giro dopo sarebbe toccato a Vettel.

Non è andata cosi: se fosse rientrato Leclerc per primo ci sarebbe stato un altissimo rischio di finire nel traffico di Ricciardo e Stroll; dal canto suo, con un giro in più da fare Vettel avrebbe sicuramente perso la posizione su Verstappen che lo seguiva a ruota e che stava rientrando a cambiare.

Perciò viene richiamato dentro Vettel insieme all’olandese, con gli altri che proseguono. Nel giro successivo le soft di Leclerc hanno smesso di funzionare facendolo girare lento; Hamilton, che il monegasco fino a quel momento era riuscito a mantenere a distanza di sicurezza, si era rifatto sotto; nel frattempo Vettel su gomma dura nuova faceva il giro che gli ha fatto guadagnare i secondi decisivi. Missione riuscita fin troppo bene: Vettel mantiene la posizione su Verstappen, guadagna secondi su Hamilton ma sopravanza anche il compagno di squadra. In Mercedes hanno atteso diversi giri prima di far cambiare Lewis, aspettando che i Ferrari arrivassero addosso al duo Ricciardo-Stroll per guadagnare secondi, ma nel frattempo le gomme erano finite e dal muretto hanno fatto anche rallentare Bottas (che nel frattempo aveva cambiato ed era molto veloce) per far passare Hamilton in uscita. La classifica si riforma, con Vettel primo, seguito da Leclerc, Verstappen, Hamilton e Bottas.

Ferrari entrambe in testa da quel momento e fino alla fine ma rabbiosa la reazione di Leclerc che non si spiega (e nemmeno riusciva a capire dai team radio della squadra per quanto agonismo avesse in corpo) come sia stato possibile aver perso cosi tanto tempo, chiedendo per più giri delle spiegazioni (e anche più potenza) ma soprattutto temendo l’ipotesi (come è potuto apparire) che la Ferrari avesse appositamente fermato prima Vettel per farlo passare davanti. A conferma di ciò, le parole di Mattia Binotto al termine del GP:

In questo caso, abbiamo preferito non fermare Charles per primo nonostante guidasse la gara, altrimenti si sarebbe trovato nel traffico e non avremmo fatto la mossa giusta. Fare l’opposto (fermare prima Vettel) sapendo che Verstappen stava rientrando, doveva essere la mossa giusta per proteggere la posizione di Sebastian. Dopo di questo la cosa da fare era fermare subito Charles. Effettivamente però l’undercut che è stato più potente del previsto. Abbiamo calcolato che Sebastian ha guadagnato circa 4 secondi con quel giro di uscita

La strategia Ferrari è stata di una razionalità unica, se avessero seguito la strategia base probabilmente non ci sarebbe stato nessun 1-2 ma probabilmente neanche la vittoria, in quanto il traffico avrebbe potuto rallentare di molto Charles a tutto vantaggio, in quel caso, di Hamilton per la vittoria e di Verstappen che avrebbe fatto undercut su Vettel. Infatti, se supponiamo un pit al giro 19 di Leclerc e Verstappen, al giro dopo Mercedes avrebbe risposto con Hamilton in difesa da Verstappen e Vettel avrebbe cambiato con Hamilton o addirittura un giro dopo. Inevitabile l’undercut di Verstappen su Vettel, sarebbe potuta andare molto male se Leclerc fosse uscito nel traffico. Inevitabile la delusione di Leclerc, ma il team ha fatto ciò che doveva fare e cioè mettere la squadra di fronte a tutto, come sottolineato da Vettel nel dopo gara:

Ho detto in radio che la squadra è più importante di me e del singolo, sono felice per i ragazzi e che abbiamo finito primo e secondo. Per me, gli ordini sono importanti, per Charles gli ordini sono importanti. Per questo siamo qui, vogliamo in fin dei conti lottare per la vittoria

 

Leclerc ha mostrato maggior comprensione una volta uscito dalla macchina, riconoscendo come la strategia sia stata la chiave per raggiungere la doppietta:

Sono stato sorpreso perchè non ero consapevole in macchina, ma immagino che se è stata presa questa decisione è perchè potesse essere l’unico modo per fare 1-2. Se questo è il caso capisco perfettamente ma ovviamente dalla macchina è frustrante. Non sono completamente felice oggi, ma il risultato complessivo del fine settimana è molto positivo

Emozioni contrastanti quelle dei due ferraristi, che a fine gara mentre Vettel chiacchierava nei vari box, Leclerc si chiudeva nell’hospitality Ferrari. L’esatto contrario di quanto accaduto a Monza. Due prime punte che si sentono sempre più rivali ed una macchina che ora fa tanta paura. Il Mondiale non è più cosi scontato.

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