F1 2021 Dopo la McLaren che ha presentato la propria vettura, lasciando in realtà vedere dettagli e novità col contagocce, Alpha Tauri fa tutto l’opposto.

Permettendo addirittura di vedere il modello 3D renderizzato di F1 2021. Ammesso che i tecnici del team di Faenza non abbiano voluto usare questo stratagemma per confonderci le idee, andiamo ad analizzare i dettagli.

I due gettoni per lo sviluppo della vettura sono stati utilizzati per la zona del muso e della parte anteriore del telaio (che ricordiamo, può essere modificata “gratuitamente” per raccordarsi ad un nuovo muso). Le differenze della parte strutturale non sono molto evidenti, ma in realtà la sezione è ridotta, andando più nella direzione di un muso stretto.

Nella parte del “gozzo di pellicano” però, il volume sembra essere cresciuto. L’ala utilizzata alla presentazione appare identica a quella usata l’anno passato. Scorrendo poi la vettura, individuiamo un cape sotto il muso che segue una diversa disposizione dei soffiaggi sui proseguimenti dei piloni ala.

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by nicolas carpentiers @NicolasF1i

Arrivando ai bargeboard, si nota una decisa evoluzione: alcuni elementi sono scomparsi mentre altri sono stati aggiunti.

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by nicolas carpentiers @NicolasF1i

La parte più interessante della vettura, è pero nella zona dietro all’abitacolo: le pance sembrano essere state scolpite per meglio guidare i flussi verso la parte superiore del fondo. Elemento questo in netto contrasto con quello McLaren, assolutamente banale (troppo per essere credibile). I tecnici guidati da Eggington hanno infatti deciso di rinunciare a qualche centimetro quadrato di aria, smancando il fondo e permettendo un trasferimento di flusso da sopra a sotto. Notiamo inoltre una specie di spoilerino, nella zona in cui eravamo abituati a vedere i tagli ed i soffiaggi (non più permessi).

Il diffusore segue la sua naturale evoluzione, vedendo le derive verticali accorciate (ancora da regolamento). Elemento che la AlphaTauri riprende invece da Ferrari è il doppio pilone

dell’ala: questa soluzione che è più pesante e svantaggiosa a livello aereodinamico, permette però di avere un’ala più stabile e più leggera a livello strutturale. Inoltre i due piloni supportano una specie di monkey seat, che sembra destinato a far impennare i gas di scarico ed il proprio flusso ricco energeticamente.
AlphaTauri anche quest’anno, mantenendo la propria filosofia al posteriore, anzichè copiare quella RedBull, mostra un’auto molto interessante e molto curata, che però dovrà lottare con avversari che l’anno passato erano in difficoltà a causa del motore. La sfida con Alfa Romeo e Haas diventerà ancora più elettrizzante.

Di Werner Quevedo

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