Raggiunto da Racefans.net, il direttore del circuito sudafricano ha rivelato che esiste un piano per riportare la F1 al Kyalami dal 2023.

A trent’anni di distanza dall’ultimo Gran Premio, tenutosi nel 1993, nel prossimo futuro la F1 potrebbe finalmente tornare in Africa. Il continente africano è infatti, insieme all’Antartide, l’unico in cui il circus non approda durante il suo campionato mondiale. Come già detto, l’ultima volta in cui la categoria regina è approdata in Africa è stato nel 1993, in occasione del Gran Premio del Sudafrica, vinto da Alain Prost sul circuito del Kyalami. E proprio questo tracciato, ammodernato per l’ultima volta nel 2015, sembra il prescelto per ospitare, nel 2023, la prima gara africana da molto tempo a questa parte.

L’indiscrezione è stata lanciata da Dieter Rencken di Racefans.net, che è entrato in contatto con il direttore del circuito del Kyalami, Warren Scheckter (nipote del campione del mondo ’79, Jody Scheckter). Il nipote d’arte ha rivelato che la struttura, attualmente dotata dalla FIA di una valutazione di Grado 2, ha bisogno di alcuni aggiustamenti di minor entità per poter organizzare un Gran Premio di F1 (per il quale è necessario il Grado 1). Inoltre, ha affermato di aver avuto contatti con le alte sfere del circus, ma che la diffusione globale del Covid-19 ha bloccato ogni trattativa. Proprio il perseverare della pandemia, secondo Scheckter, potrebbe rallentare ulteriormente la finalizzazione dell’accordo tra la F1 ed il Sudafrica, che tuttavia spera di organizzare un Gran Premio nel 2023.

Negli ultimi mesi, sia il CEO della F1 Stefano Domenicali sia il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton avevano affermato l’importanza per il circus di organizzare almeno un evento in Africa, dove è presente un numero non trascurabile di fan dell’inglese e dell’automobilismo in generale. Domenicali aveva inoltre rivelato che l’interesse verso la realizzazione di un evento era arrivato anche dal Nord Africa, da un paese non meglio specificato (si ipotizza il Marocco per il suo passato in F1 e per la sua presenza in Formula E).

Tutti questi elementi rappresentano un grande stimolo per Scheckter, che ha parlato in questi termini della possibilità di organizzare un Gran Premio d’Africa: “L’obiettivo resta far ritorno nel 2022, ma a causa degli effetti della pandemia il 2023 potrebbe essere una data più realistica. E’ fantastico che Lewis, una persona di così alto profilo e così influente, abbia manifestato il suo supporto per un Gran Premio d’Africa. Il Sudafrica rappresenta il luogo più ovvio affinché ciò avvenga, dato che è un paese dalla fiorente storia in F1. Negli anni ’70 ha organizzato una propria competizione motoristica in stile F1, ha addirittura avuto un campione del mondo ed è covo di molti appassionati. Più di ogni altra cosa, tuttavia, ha un circuito quasi pronto e davvero vicino allo standard richiesto dalla F1″.

“Se mai ci dovesse essere un GP d’Africa” – ha concluso Scheckter – “il Sudafrica e il Kyalami rappresenterebbero il luogo più logico in cui organizzarlo. Per lo sport, un GP d’Africa andrebbe a significare un immenso passo avanti in termini di diversità, sotto tutti i punti di vista”.

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