Nel giovedì del GP d’Olanda sono arrivate le scuse di Fernando Alonso verso Lewis Hamilton dopo il team radio di Spa.

Nel giovedì di Zandvoort la maggior parte dei titoli sono stati monopolizzati dalla situazione relativa al mercato piloti, con Pierre Gasly che sembra destinato ad essere rilevato dalla Alpine per il 2023 per creare una line-up tutta francese con Esteban Ocon. Ad occupare il posto lasciato vacante dal vincitore del GP d’Italia nel 2020 sarebbe pronto Colton Herta, che tuttavia deve ancora ricevere l’ok dalla FIA per ottenere la Superlicenza e poter correre in F1. Degli avvenimenti del GP del Belgio della settimana scorsa, tuttavia, è rimasto d’attualità il team radio in cui Fernando Alonso, dopo il contatto al primo giro con Lewis Hamilton, ha accusato il pilota inglese di “saper guidare solo quando parte primo”. Nel giovedì del GP d’Olanda lo spagnolo si è voluto scusare con il collega della Mercedes, posando addirittura con l’ormai famoso cappellino dedicatogli dal sette volte campione del mondo.

“Prima di tutto Lewis è un campione…” – ha esordito Alonso – “…ed è una leggenda dei nostri tempi. Poi, e mi dispiace ripeterlo, quando si dice qualcosa nei confronti di un pilota britannico c’è sempre un enorme mobilitazione dei media. Hanno detto un sacco di cose su Checo, su Carlos e su di me. Quando si dice qualcosa nei confronti di un pilota latino, tutto viene preso sul ridere. Se si parla di altri, però, la faccenda si fa più seria. Comunque mi voglio scusare, non penso quello che ho detto. Non penso di dover biasimare troppo Lewis per quello che è successo: onestamente, rivedendo i replay dell’incidente, si vede che è un contatto da primo giro, quando siamo tutti molto vicini l’uno all’altro”.

Lo spagnolo ha poi sottolineato il grande rispetto che nutre nei confronti dell’ex compagno di squadra in McLaren: “Quello che ho detto non è quello che penso. Non è una questione di opinioni, ma di fatti che dimostrano il contrario. E’ una cosa che si dice a caldo, ma non corrisponde alla verità. Ho grande rispetto per lui. […] Sul momento, l’adrenalina di lottare per il secondo e terzo posto mi ha fatto dire cose che non dovrei dire. Allo stesso tempo, però, secondo me si è trattato di un incidente di gara. L’ho detto anche dopo il Gran Premio. Quando in quei momenti si dice qualcosa, si pensa di parlare solo con l’ingegnere. Ovviamente, un pilota dovrebbe sapere che rischia di essere mandato in onda. […] Sicuramente sarò più cauto, sarò molto più silenzioso in radio. Questo sport ha questo elemento che dovrebbe rappresentare un momento di privacy con il team”.

“So che è parte dello show…” – ha concluso lo spagnolo – “… e che tutte le cose dette via radio che vengono trasmesse sono un po’ controverse, perché lo sport vuole un po’ di pepe nelle gare. Non viene mai trasmesso quando ci viene ordinato di modificare dei settaggi, perché non è interessante. E questo è ciò di cui parliamo ogni giro. Sfortunatamente, l’unico modo per evitare di essere mandato in mondovisione perché hai detto cose che non pensi in un momento particolarmente caldo è di stare sempre zitto”.

Foto: Alessandro Martellotta

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