Dal momento della loro separazione al termine della stagione 2014, tra Fernando Alonso e la Ferrari non è mai corso buonissimo sangue. Nel corso degli anni sono state tante le frecciatine che il pilota spagnolo ha, indirettamente e non, mandato alla scuderia più vincente nella storia della Formula 1.

L’ultima sparata dell’asturiano in ordine cronologico riguarda il caso del momento, ovvero il budget cap.

Con la Red Bull sotto accusa per aver violato il tetto massimo di spese consentite per la stagione 2021, ci ha pensato Alonso a tirare in ballo la Ferrari ricordando un simile evento avvenuto nel 2019:

“La Ferrari ha vinto due gare nel 2019”, ha dichiarato il pilota spagnolo citando il famoso motore di casa Maranello che tre anni fa fu al centro di mille polemiche, “e lo ha fatto con qualcosa che penso tutti sapessero che non fosse legale, ma non è successo nulla. Quindi hanno mantenuto le loro vittorie. Immaginate se avessero vinto il mondiale nel 2019 con quel motore. Credo che dovremmo fare affidamento sulle persone che hanno il potere e fidarci di loro. Penso che tutto ciò sia sempre stato parte della Formula 1 [riferendosi al budget cap e alla Red Bull]. Questa è una cosa nuova che abbiamo aggiunto di recente, ma il budget cap è solo un’altra delle cose che si poteva esplorare per poterne trovare le zone grigie, così come avviene per i regolamenti aerodinamici. Le persone che hanno vinto i campionati hanno vinto perché hanno sfruttato qualche zona grigia, e poi sono stati copiati dalle altre squadre. Alla fine le altre squadre arrivano a quel livello. Questa è la natura della Formula 1”.

Quello con il caso Ferrari del 2019 è un paragone che ci può assolutamente stare, ma forse il caro Fernando ha dimenticato che a seguito di quella polemica scaturì una penalizzazione che si trasformò in due anni infernali per il Cavallino. Per tanto, parlare di violazione rimasta ‘impunita’ appare come un’imprecisione fin troppo evidente per un personaggio scaltro come Alonso.

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