Insieme alla F1, questo weekend in Bahrein prenderà il via anche il campionato di Formula 2, che si preannuncia estremamente combattuto.

Dopo il trionfo nel 2020 di Mick Schumacher, la Formula 2 si appresta a tornare in pista in Bahrein, accompagnando la F1 nel suo primo appuntamento della stagione 2021. Lo scorso anno molti piloti di talento si sono messi in mostra nella categoria cadetta: oltre al già citato Schumacher anche Nikita Mazepin, quinto nel 2020, e Yuki Tsunoda, terzo classificato, hanno fatto il salto nel circus, mentre il vice-campione Callum Ilott è stato promosso a test driver della Ferrari. Sebbene molti protagonisti dell’ultimo campionato abbiano lasciato la categoria, anche per il 2021 la Formula 2 si preannuncia ricca di equilibrio e di talenti da osservare, grazie a novità di grande rilevanza per quanto riguarda sia la struttura del weekend sia la griglia. Andiamo di scoprirle.

Il nuovo format

Dopo l’introduzione delle gomme da 18 pollici nel 2020, anche quest’anno la categoria cadetta sarà protagonista di uno stravolgimento, che stavolta riguarderà il format del weekend. La sessione di prove libere e la qualifica rimarranno al venerdì, mentre la Feature Race, la gara principale, sarà spostata dal sabato alla domenica mattina. Il sabato si terranno invece due Sprint Race, la cui griglia sarà determinata in maniera molto articolata: nella prima Gara Sprint sarà ribaltata la top 10 della qualifica; la griglia della seconda Sprint Race si baserà invece sull’inversione dei risultati della prima Gara Sprint. La griglia della Feature Race sarà invece determinata dal risultato delle qualifiche. Il sistema di punteggio rimarrà comunque invariato: nella Feature Race sarà uguale a quello della F1, mentre le due Sprint Race assegneranno 15 punti ciascuna al vincitore. Inoltre, la pole position attribuirà quattro punti e il giro veloce, in ogni gara, due. Questo contorto format renderà ancora più importante la costanza dei piloti ed il lato strategico delle gare, ma sono sorti non pochi dubbi sul sistema di inversioni che sarà applicato per le griglie delle Sprint Race. Solo questo weekend si potrà valutare se la scelta è stata azzeccata.

I rookies

La maggior parte degli esordienti in Formula 2 ha fatto il salto dalla F3 dopo un 2020 positivo. Il campione, l’australiano Oscar Piastri, continuerà il proprio percorso con la Prema, mentre il secondo classificato, il francese classe 2003 Théo Pourchaire, farà lo step rimanendo in ART. Stesso discorso anche per Liam Lawson (Hitech) e Richard Verschoor (MP Motorsport), che sarà affiancato da Lirim Zendeli. Tra gli altri piloti promossi dalla F3 troviamo anche Bent Viscaal (Trident), David Beckmann (Charouz) e i due italiani della HWA Racelab: Matteo Nannini, che grazie alla separazione dei calendari correrà sia in F2 che in F3; ed Alessio Deledda, che ha ottenuto il sedile nonostante gli scarsi risultati in carriera. Infine, sarà presente in griglia anche Gianluca Petecof, che, dopo aver conquistato il titolo di Formula Regional, correrà con il team Campos “saltando” lo step della F3.

I “veterani” della griglia

Tra i piloti al secondo o terzo anno in griglia si nascondano indubbiamente alcuni dei principali candidati al titolo. Robert Shwartzman (Prema), Guanyu Zhou (UNI-Virtuosi), Christian Lundgaard (ART) e Jehan Daruvala (Carlin) non hanno cambiato team, e quindi avranno l’esperienza dalla propria parte. Dopo aver corso otto gare nel 2020 con la DAMS, Juri Vips si è trasferito in Hitech per il 2021, mentre il team francese schiererà Marcus Armstrong e Roy Nissany. Una delle più grandi sorprese della scorsa stagione, il brasiliano Felipe Drugovich, affiancherà Zhou in UNI-Virtuosi, mentre la promozione di Tsunoda in F1 ha permesso a Dan Ticktum di approdare in Carlin. Da segnalare anche il ritorno nella categoria di Ralph Boschung (Campos), il cambio di casacca di Guilherme Samaia (Charouz) e la permanenza in Trident di Marino Sato.

Il calendario

A causa dello stravolgimento del format, il calendario di Formula 2 ha inevitabilmente subito dei grossi cambiamenti. Innanzitutto, la categoria cadetta e la F3, come già accennato, avranno calendari separati e, dunque, non correranno mai sugli stessi tracciati. Gli appuntamenti programmati per la F2 hanno tuttavia fatto storcere il naso, dato che, su otto circuiti in calendario, ben quattro sono cittadini. Dopo il primo appuntamento in Bahrein questo weekend, il 22-23 maggio ci sarà il round di Monaco, mentre il terzo appuntamento sarà a Baku il 5-6 giugno. La Formula 2 tornerà poi il 17-18 luglio a Silverstone, prima di approdare a Monza (11-12 settembre) e Sochi (25-26 settembre). Infine, la categoria cadetta accompagnerà la F1 nel suo rush finale in Medio Oriente, approdando il 4-5 dicembre a Gedda e una settimana dopo ad Abu Dhabi. In totale, le gare in calendario saranno dunque 24.

Prospettive future

Se nel 2020 il vivace mercato piloti della F1 ha permesso ben tre promozioni dalla Formula 2 alla categoria regina, non è sicuro che nel 2021 potrebbe accadere altrettanto. Dato che molti contratti dei piloti del circus prevedono una scadenza dopo il 2022, trovare dei sedili liberi potrebbe rivelarsi molto complesso. Coloro che fanno parte di una Academy avranno certamente la possibilità di mettersi in mostra: Shwartzman e Armstrong (Ferrari Driver Academy) potrebbero giocarsi un sedile in Alfa Romeo qualora Raikkonen o Giovinazzi dovessero salutare, ma attenzione anche alle performance di Pourchaire, membro della Sauber Academy; stesso discorso per i piloti del Red Bull Junior Team, Vips, Lawson e Daruvala, con uno dei tre che potrebbe ottenere una possibilità in AlphaTauri. Più complessa, invece, la situazione dei tre della Alpine Academy (Piastri, Lundgaard e Zhou), che al momento non hanno sbocchi nel team principale, che inoltre non può contare su una squadra cliente. Attenzione infine alla situazione della Williams, che potrebbe sostituire Russell con un talento di F2 qualora Mercedes richiamasse alla base l’inglese.

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