Mario Isola, capo del reparto F1 di Pirelli, ha rivelato che le restrizioni causate dal Covid e il fitto calendario 2021 potrebbero impedire al costruttore italiano di testare le gomme da 18 pollici in ottica 2022.

La grande rivoluzione programmata per la stagione 2022 di F1 non vedrà protagonisti solo i team, ma anche la Pirelli. L’azienda milanese, fornitore unico di gomme nel circus, sostituirà infatti gli attuali pneumatici con cerchione da 13 pollici con quelli da 18 pollici. Per poter introdurre definitivamente questa novità, che attualmente sta venendo testata in F2, Pirelli dovrà effettuare almeno 25 giornate di test (suddivise tra i 10 team in griglia) nel 2021. Un grande sforzo, che tuttavia rischia di non essere attuabile.

A lanciare l’allarme è stato Mario Isola, Head of F1 & Car Racing di Pirelli, il quale ha sottolineato che le restrizioni per combattere la pandemia e il fitto calendario 2021 potrebbero impedire l’organizzazione dei test: “Sarà molto difficile trovare spazio per organizzare le 25 giornate di test. Sappiamo con certezza che, quando la prossima stagione inizierà, le restrizioni per combattere il Covid saranno ancora in vigore. Non appena ci sarà la possibilità, inseriremo alcune giornate in calendario. Un’opzione potrebbe essere quella di restare in circuito e sfruttare il martedì e il mercoledì dopo una gara. Dobbiamo tenere in considerazione che la quarantena sarà ancora in vigore, così come le restrizioni agli spostamenti internazionali”.

Qualora l’azienda milanese non riuscisse ad effettuare tutti i test sia con pneumatici slick che da bagnato, si vedrebbe costretta a rinviare l’introduzione delle gomme da 18 pollici: “Proveremo a realizzare un piano flessibile ed ingegnoso per i test” -ha proseguito Isola- “ma è chiaro che senza i test non potremmo introdurre le nuove gomme. Perciò dobbiamo trovare una soluzione. Non sarà facile, ma proveremo a introdurre un calendario in accordo con i team. Per quanto riguarda i test con gli pneumatici wet, sarà quasi impossibile farne uno in circuito dopo una gara. Oltre al Paul Ricard, l’unico altro circuito dotato di un impianto d’irrigazione artificiale è Fiorano, che però non ospita un Gran Premio. Perciò dovremo pianificare almeno un test non connesso ad un evento”.

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