Vittoria sulla carta, ma ancora del lavoro da fare, in casa Red Bull non sembrano essere davvero saziabili e la sete di vittorie e record continua imperterrita a tenere banco come mentalità all’interno del team; almeno è quello che sembra dalle ultime dichiarazioni post gara di Helmut Marko; il consulente Red Bull ha detto chiaramente che non hanno sfruttato la vettura al meglio, considerato che verso la fine del Gran Premio, quando i piloti sono stati liberi di spingere senza preoccuparsi per l’usura delle gomme e con minor carico di benzina a bordo, i diretti rivali Ferrari e Aston Martin giravano sugli stessi tempi dei due piloti Red Bull che conducevano la gara:

Non è vero che abbiamo dominato tenendoci qualcosa nel taschino. Sergio ha chiesto se poteva ridurre il ritmo. Abbiamo risposto di no. Li abbiamo lasciati guidare a tutta velocità. E gli ultimi giri erano quelli che avevamo in termini di prestazioni. Per noi è allarmante: negli ultimi sei, otto giri, Leclerc e Alonso facevano i nostri stessi tempi. Nel mezzo, eravamo un secondo più veloci degli altri, ma alla fine non era così. Quindi dobbiamo lavorare sodo per assicurarci che non succeda nulla alla fine“.

Evidenziando poi come anche la fortuna, spesso e volentieri, aiuti in situazioni come questa:

“Siamo stati anche fortunati: Verstappen ha baciato il muro 4 volte, Perez anche ha avuto un episodio che poteva costargli quantomeno una foratura. La sosta ai box con la Safety Car imminente? Verstappen si era lamentato molto delle gomme posteriori e dunque era il momento adatto per la sosta, in regime di Safety Car qualcuno guadagna e qualcuno perde, ma alla fine i danni sono stati contenuti”.

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