Per la seconda volta gli è finito davanti. George Russell ha fatto trottare la sua Mercedes al sesto posto in Arabia Saudita ancora lasciandosi alle spalle l’eptatitolato compagno di squadra Lewis Hamilton. E, agganciando questo risultato al quinto posto in Bahrein, sicuramente ha di che essere soddisfatto . George il britannico non teme certamente di peccare di lesa maestà nei confronti del più blasonato partner di scuderia. E il bello è che Hamilton lo elogia dimostrando di apprezzare il lavoro da lui compiuto e in fin dei conti, della lesa maestà che in realtà non vi è non se ne cura più di tanto. In fondo la classifica l’ha movimentata pure lui, D’accordo, con una nona piazza che rappresenta un piazzamento non da uno con un settebello in bacheca ma fa comunque massa in classifica. Poi, per dare la scalata al podio, tempo ve ne è in avanzo.

Per chi si nutre di pane e statistica, Russell finì già davanti al britannicoeptatitolato in Arabia Saudita lo scorso campionato, quarto posto contro quinto. Mister Lewis non si scompone però affatto. Ed è esattamente quello che ci si attende da uno che in carriera ha messo in fila il resto della concorrenza per 103 Gran Premi. Nelle sue parole si respirano a meraviglia due concetti: senso di realtà per come stanno girando le cose con comprensione annessa che il passo va compiuto lungo quanto la gamba e fiducia nel fatto che il quadro, in un futuro non lontano, possa avere colori ben più smaglianti degli odierni. “Abbiamo fatto del nostro meglio per andare a lungo oggi – ha dichiarato a fine gara- speravamo di poter beneficiare da una safety car o da una Vsc, purtroppo non è mai arrivata e alla fine abbiamo concluso un po’ più indietro di quanto abbiamo iniziato, valeva però la pena provare qualcosa di diverso, abbiamo dato tutto quanto avevamo, e questo è stato probabilmente il miglior risultato che abbiamo potuto ottenere dato come si è svolta la gara”

Russell incamera il secondo bingo in altrettanti Gran Premi. Qualche motivo per storcere il naso, però, lo trova. “Ho passato quasi 40 giri a circa un secondo e mezzo da Alonso senza riuscire a sorpassarlo – dice- avevo una macchina veloce nei rettilinei ma non riuscivo ad avvicinarlo a sufficienza nelle curve ad alta velocità per mettergli pressione, la sesta posizione è un risultato giusto ed è chiaro come non abbiamo ancora trovato la giusta finestra di utilizzo per questa vettura, in generale, però, dobbiamo trovare più prestazione, abbiamo visto potenziale e passo nella macchina ma non l’abbiamo mostrato quando contava, dobbiamo capire perchè e migliorare in vista di Melbourne”, Insomma, fare messe di punti anche quando la situazione non è al top va comunque benone. Ma, concludono entrambi, si può anche pensare più in grande.

Scrivi

Formula 1 - Notizie F1, News Auto