F1 – L’inizio di campionato in casa Mercedes non è stato di certo dei più brillanti. Nonostante alcune prestazioni promettenti registrate nelle prove libere dei due gran premi iniziali, la vettura è sembrata di difficile comprensione e con un passo gara non all’altezza delle aspettative.
L’unico acuto del weekend arabo si è avuto soltanto nelle seconde prove libere, con la seconda posizione ottenuta da George Russell; per il resto, i due piloti non sono mai riusciti ad avvicinarsi alle posizioni di vertice durante la gara.

Russell è rimasto per tutto il tempo alle spalle di Fernando Alonso, non entrando mai però in zona DRS del due volte campione del mondo, rimanendo in una quinta posizione abbastanza frustrante.

Russell Mercedes F1
Russell Mercedes F1 Foto di Alessandro Martellotta


“È stata una lunga serata. Ho passato quasi 40 giri a circa un secondo e mezzo da Fernando Alonso senza riuscire a sorpassarlo. Avevo una macchina veloce nei rettilinei, ma non riuscivo ad avvicinarmi abbastanza nelle curve ad alta velocità per mettergli pressione. La sesta posizione è un risultato giusto ed è chiaro come non abbiamo ancora trovato la giusta finestra di utilizzo per questa vettura – ha dichiarato Russell. In generale però, dobbiamo trovare un po’ più di prestazione. Abbiamo visto potenziale e passo nella macchina, ma non l’abbiamo mostrato quando contava. Dobbiamo capire perché e migliorare in vista di Melbourne. Come abbiamo notato, il pacchetto di mischia dietro alla Red Bull è molto compatto, per cui dobbiamo esserne i leader. C’è molto lavoro da fare, ma credo nella squadra“.

Sicuramente più movimentata la gara di Lewis Hamilton, il quale è riuscito a tenere alle spalle Oscar Piastri, ma soltanto grazie alla poca velocità sul dritto della McLaren anche a DRS aperto; anche l’azzardo di restare fuori dopo l’entrata in pista della Safety Car non ha pagato più di tanto, dato che dopo il pit stop, l’inglese è rimasto dietro a Lando Norris, terminando in un’anonima nona posizione.
Queste le parole del sette volte campione del mondo, ammettendo le difficoltà di questa gara e probabilmente, anche delle prossime: “Abbiamo fatto del nostro meglio. Siamo andati lunghi, speravamo di avere un vantaggio con una Safety Car o una Virtual, ma non è mai arrivata e siamo arrivati più indietro rispetto alla posizione di partenza. Valeva la pena tentare qualcosa di diverso? Assolutamente sì! Abbiamo fatto di tutto, era il miglior risultato possibile visto come si è svolta la gara. Questa vettura ha del potenziale ma bisogna ancora aggiungere una buona dose di prestazioni: la macchina andava bene nelle curve a media e bassa velocità ma perdevamo terreno in quella ad alta percorrenza. Le prossime gare saranno complicate ma faremo un grande sforzo per migliorare il più possibile la Mercedes W15 . So che tutti in fabbrica lavoreranno fino allo sfinimento per progredire”.


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