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Formula 1: le altezze da terra tra sicurezza e prestazioni, la Fia pensa al 2026

La Formula 1 è uno sport in continua evoluzione, che richiede alle squadre di adattarsi alle sfide poste dai vari circuiti. Alcune di queste sfide riguardano le altezze da terra delle vetture, che influenzano l’efficienza aerodinamica e la resistenza all’usura dei fondi piatti.

Recentemente, alcuni piloti hanno subito degli incidenti a causa dei imprevisti e dossi presenti su alcuni tracciati, come nelle gare di Formula 1 a Las Vegas e Abu Dhabi. Questo ha sollevato il dubbio se la FIA dovesse imporre delle limitazioni alle altezze da terra per garantire la sicurezza.

Tuttavia, la FIA ha escluso questa possibilità, sostenendo che le squadre hanno il diritto di scegliere la loro strategia tecnica e che spetta agli organizzatori dei circuiti eliminare le irregolarità del manto stradale.

Il direttore tecnico della FIA, Tombazis, ha dichiarato: “Non vogliamo interferire con le prestazioni delle squadre. Vogliamo solo assicurarci che i circuiti siano adeguati allo standard richiesto”.

Le altezze da terra sono state anche al centro di altre controversie quest’anno, come l’esclusione di Hamilton e Leclerc dal GP degli USA per i fondi piatti troppo consumati. Questo dimostra quanto sia delicata questa parte della vettura, che deve essere controllata dalla FIA dopo ogni sessione.

Per velocizzare il processo di verifica, si è pensato di introdurre un sistema standard di fondi piatti e pattini, ma le squadre si sono mostrate contrarie. Il tema potrebbe essere ripreso in vista del prossimo cambio di regolamento previsto per il 2026.

Tombazis ha concluso: “A volte vorremmo fare delle modifiche ma dobbiamo rispettare la governance e il voto delle squadre. Per questo, per il 2026, pensiamo di dover semplificare molto quella zona”.

Fonte autosport.com

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