Non è certo un mistero che la Ferrari abbia iniziato questa stagione 2023 in maniera nefasta: prima dell’avvio in Bahrein, tra le classiche speculazioni dei mesi invernali, c’era stato chi aveva ottimisticamente pronosticato un futuro brillante per la Ferrari quest’anno (tra cui gli stessi vertici del team) e c’era anche chi, magari un po’ più scaramantico o pessimista, si era riservato di ipotizzare un’annata non così prospera per i due piloti della Ferrari, ma certamente nessuno sarebbe anche solo riuscito ad immaginare nel peggiore degli incubi un inizio di stagione così tragico e drammatico.
Dopo le prime 3 gare disputate la Ferrari si ritrova infatti ad aver collezionato solamente 26 punti e addirittura 4° nella classifica piloti, con ben 1 punto in meno rispetto all’avvio di stagione del 2020 in cui la disastrosa SF1000 riuscì ad intascare 27 punti. Per trovare un anno in cui la scuderia di Maranello fece addirittura peggio, bisogna andare indietro al 2009, quando il sistema di punteggio era persino diverso da quello utilizzato attualmente, in quell’annata il cavallino non intascò nemmeno 1 punto nei primi 3 GP!
Ora è evidente che la Ferrari detenga molti record in Formula 1 anche grazie alla sua onnipresenza, ma è chiaro che così non sia possibile continuare, i record sono fatti sicuramente per essere battuti e accumulati: ma finché rimangono statistiche positive e non negative.
Spaventa soprattutto che in questo 2023 Charles Leclerc abbia collezionato solamente 6 punti e 2 ritiri in appena 3 gare, una prospettiva tutt’altro che rosea per il suo futuro. Il campionato è evidentemente fuori portata per la rossa e nemmeno un miracolo ormai potrebbe far pensare che il cavallino possa portare a casa anche solo uno dei due titoli mondiali messi in palio dalla FIA; tuttavia anche solo trovare qualche forma di riscatto da qui alla fine della stagione sarebbe un buon premio di consolazione per entrambi i piloti, che non dimentichiamolo tutti i weekend entrano nell’abitacolo della monoposto e, a dispetto dei rischi, danno tutti loro stessi per rincorrere il sogno che avevano sin da quando erano bambini: diventare campioni del mondo di Formula 1 e alzare al cielo la famigerata coppa.
Scrivi
Devi essere loggatoper commentare.