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Ferrari F1 – Felipe Massa intenta una causa per ridiscutere il mondiale del 2008

Ferrari F1 – A distanza di quindici anni il pensiero non lo ha abbandonato. E assume la forma di un’amara constatazione: avrei potuto vincere forse quel mondiale di Formula 1, ma. Felipe Massa era in lotta con Lewis Hamilton per aggiudicarsi il mondiale di F1. Ma lo perse. In pista? Si e no. Quella stagione fu infatti caratterizzata da uno scandalo legato al Gran Premio di Singapore dove, ricostruisce Grandprix 247, “l’allora capo della Renault Flavio Briatore e il suo direttore tecnico dell’epoca, Pat Symonds, furono implicati negli ordini di squadra comandando al loro pilota Nelson Piquet jr di cadere deliberatamente per fare uscire una Safety Car e aiutare l’altro pilota del team Fernando Alonso a vincere la gara”.

Episodio che, evidentemente, con il sano spirito di competizione della Formula 1 non ha alcunchè da spartire. Ma non bastò. La Ferrari fece un po’ di confusione con il pitstop e Massa giunse per questo tredicesimo contro il terzo posto di Hamilton. Fosse stato annullato il Gran Premio di Singapore, a iscrivere il suo nome nell’albo d’oro del Mondiale, per la prima volta, sarebbe stato il brasiliano.

Quell’episodio provocò l’esclusione dal circus di Briatore e Symonds ma quest’ultimo fu riammesso unendosi al team Motorsport con Ross Brawn “giocando – ricorda ancora Grand prix – un ruolo fondamentale nella nuova generazione di auto di F1”.

Sulla vicenda è tornato l’allora plenipotenziario del circus Bernie Ecclestone che ha affermato: “abbiamo deciso di non fare nulla, volevamo proteggere lo sport e salvarlo da un enorme scandalo , ecco perché ho usato lingue angeliche per convincere il mio ex pilota Nelson Piquet a mantenere la calma per il momento”. Polvere sotto il tappeto, insomma. E quelle parole, come era da attendersi, a Massa non sono affatto piaciute.

“C’è una regola- ha dichiarato parlando con Motorsport- che dice che quando si decide un campionato , al momento in cui il pilota riceve il trofeo del campione, le cose non possono più essere cambiate, anche se è stato dimostrato un furto. All’epoca gli avvocati della Ferrari mi parlarono di questa regola, siamo andati da altri avvocati e la risposta è stata che non si poteva fare nulla. Quindi, logicamente, ho creduto in questa situazione”.

Ma negli anni, se sei certo di avere subito un torto, te lo porti dietro, te lo giri e rigiri e poi concludi: devo avere giustizia. Quell’ammissione di Ecclestone Massa non intende proprio lasciarla cadere nel vuoto. E rilancia: “è molto triste sapere che il risultato di questa gara doveva essere annullato e avrei avuto un titolo, alla fine sono stato quello che ha perso di più con questo risultato. Quindi stiamo andando avanti per capire tutto questo”.

Non ne fa una questione di pecunia, l’ex pilota della Ferrari, ma di giustizia. “In realtà la situazione giusta è annullare il risultato di quella gara- conclude – è l’unica giustizia che può essere fatta in un caso come questo”. Massa ha poi aggiunto che la Ferrari non è ancora chiamata in causa sull’argomento.

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