F1 Williams – Non bastava la prova sottotono fornita in Australia dalle vetture di Alex Albon e Logan Sargeant. La Williams si trova ora a dovere fronteggiare un altro problema. Un suo ex sponsor, la Rokit, le ha infatti intentato una causa chiedendo un risarcimento di 149 milioni di dollari.

L’ex sponsor accusa il team di avere fatto “dichiarazioni fraudolente”. Il team bolla invece l’accusa come “falsa”. Secondo quanto ricostruisce “Motor sport”, infatti, “la squadra inglese promise che avrebbe avuto una vettura competitiva nel 2019 pur sapendo di non avere fondi sufficienti per sostenere tale affermazione”.

Tra gli imputati figurerebbero l’ex direttore della squadra Claire Williams e gli ex dirigenti Mike O’ Driscoll e il direttore finanziario Doug Lafferty. Tutti e tre si congedarono dal team di Formula 1 nel 2020.

Rappresentata nella circostanza dall’avvocato Larry Klaiman, la Rokit, con il suo responsabile Jonathan Kendrick, stipulò un contratto triennale con la scuderia fondata da Frank Williams a gennaio 2019. Accordo che poi, lo stesso anno, fu prolungato per un altro biennio. “Rokit- spiega ancora Motor Sport- ha rispettato i suoi impegni finanziari nel 2019 e il logo dell’azienda era presente sulla vettura per il weekend del Gp d’Australia annullato a inizio 2020”.

La pausa dovuta al Covid vide però sorgere un’incomprensione tra Williams e Rokit. Secondo quest’ultima, la scuderia non le avrebbe corrisposto i diritti contrattualmente previsti a causa della cancellazione delle gare. WIlliams oppose l’argomento dei ritardi nel pagamento delle quote di sponsorizzazione. Quando la F1 rese noto un calendario rivoluzionato, Rokit si offrì di pagare una percentuale dei diritti che erano stati concordati ma Williams annullò l’intesa.

Il caso terminò davanti alla Corte arbitrale internazionale di Londra che diede ragione alla Williams. Adesso si prospetta una nuova causa con questa motivazione: “l’arbitro non era a conoscenza dell’occultamento fraudolento di dichiarazioni di fatti materiali da parte dei convenuti che sono stati scoperti solo dopo la conclusione dell’arbitrato”. Insomma, secondo Rokit, elementi per riaprire il caso ve ne sono in abbondanza. Anche perché, sostiene ancora la società di bevande ex sponsor della Williams, “i convenuti hanno intenzionalmente e fraudolentemente nascosto il fatto che la Williams Engineering semplicemente non aveva abbastanza soldi per sviluppare la vettura di F1”.

Rokit sostiene di avere subito da tutto ciò una perdita finanziaria quantificata in 149.528.550 dollari. WIlliams, dal canto suo, si è dichiarata fiduciosa nell’operato della magistratura dicendosi certa di essere dalla parte della ragione. Rokit, attraverso Kendrick, controbatte: “siamo convinti di avere subito un torto, non vorrei farlo ma il motivo per cui si è arrivati a questo punto è che il Covid ha colpito e l’intera stagione 2020 fu in un primo momento cancellata, per questo non li abbiamo pagati”.

Rokit ricorda peraltro che quella stagione riprese sì “ma al 50 per cento”. E non manda proprio giù il fatto che Williams , a suo dire, le abbia mentito sulla reale competitività della vettura facendo luccicare quello che non era oro. L’impegno di Rokit in Formula Uno è cessato dal 2020, ma non quello nel mondo dei motori. Il marchio, infatti, è presente in Formula E, nel campionato britannico F4 e nelle Superbike.

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