Il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna dal mio punto di vista.

Dopo 24 anni sono tornato a godermi la Formula 1 sul circuito di Imola. Era il 1998 quando guardai per la prima volta un Gran Premio dal vivo, allora GP di San Marino e, nonostante gli orribili “candelabri” posizionati su molte delle vetture in pista, fu amore a prima vista per questo sport. In quella edizione Schumacher su Ferrari arrivò secondo dietro Coulthard e ricordo come se fosse ieri il boato del pubblico dell’allora variante alta (oggi curva Gresini) al lento transitare di Hakkinen per problemi al cambio. Eddie Irvine, con l’altra rossa, completò il podio.

Da allora ho avuto il piacere di assistere ad altri Gran Premi dal vivo e non solo in Italia: Monza, Budapest, Spa e, ancora Imola. Cambiano le monoposto, cambiano i piloti ma le emozioni sono sempre fortissime anche se, forse con sempre più esperienza, si vedono le gare con occhi sempre diversi.

Il bello di Imola è che ovunque sia la tua tribuna o prato è facile da raggiungere. Il contapassi in circuiti come Monza e Spa è ben più sollecitato! Il meteo non è stato sicuramente clemente. Dopo oltre 100 giorni di siccità nella pianura padana sono arrivate le piogge. Ho letto sui social un po’ di malcontento, soprattutto per le tribune non coperte (Rivazza in primis) e per le zone prato, ma quando piove molto la struttura di quasi tutti i circuiti europei si trova nelle stesse situazioni: il fango è assicurato!

Si accendono i motori, iniziano ad arrivare le monoposto e le sensazioni percepite sono indescrivibili. Il rumore dei motori non è più quello assordante di un tempo ma le emozioni riescono ad arrivare in egual modo. Poi passa la F1-75: che sia la n°16 o la n°55, che sia per una posizione guadagnata nella griglia dei tempi delle FP o delle qualifiche, non importa…il boato del pubblico è una costante. Il pubblico è spettacolare: il rosso la fa da padrone ma sei circondato da giacche arancioni (o papaya) della Mclaren, cappellini della Red Bull o della Mercedes ma si parla di sport, di Formula 1 con tutti…il rispetto è altissimo.

Poi cala il sipario, arriva il tramonto, provi a girare nella speranza di incontrare qualcuno per una foto, un selfie…ed è ora di uscire. Sai già che il prossimo Gran Premio lo guarderai in televisione, sarà sicuramente più comodo, ma non sarà la stessa cosa.

PS: la Formula 1 è internazionale e, forse, anche i prezzi mantengono quello standard ma, da italiano, mi sembrano un po’ eccessivi, soprattutto rispetto a qualche anno fa. Uno sport così bello dovrebbe essere disponibile a tutti, almeno una volta.

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