F1: la storia dei motori V10

F1 – Davide Cironi ha pubblicato un’intervista fatta all’ingegnere Pino D’Agostino chiedendo quale fosse il motore che gli fosse rimasto più nel cuore. La pronta risposta dell’ingegnere è ricaduta sul primo 10 cilindri della storia, sviluppato dall’Alfa Corse, di cui anche D’Agostino è stato componente attivo, insieme a Gianni Tonti, personaggio di spicco anche per la Lancia. Il motore risale al 1986, molto prima dunque dei cambi regolamentari che vietavano i motori turbo a favore di quelli aspirati.

Gianni Tonti chiamò D’Agostino e l’ingegnere De Virgilio e pose un quesito: “Secondo voi nel campionato di Formula 1 con il motore aspirato, sarebbe meglio fare un 8 cilindri o un 12 cilindri?“. All’epoca la cilindrata era sui 3500 centimetri cubici. De Virgilio, rispose con un’altra domanda: “Perché non un 10 cilindri?“. 

A quel punto Tonti chiese il parere di D’Agostino e quest’ultimo che chiese tre giorni di tempo per fare un po’ di calcoli sull’equilibratura. Con i mezzi dell’epoca, riuscì ad ottenere uno squilibrio accettabile con le forze di primo e secondo ordine (si tratta di metodi di calcolo in termini di meccanica applicata, che consentono di valutare le forze in gioco in base al numero di cilindri, all’angolo tra le bancate e così via). Pertanto non passarono neanche tre giorni, ma dopo un solo giorno passò da Tonti dicendo che il 10 cilindri era la scelta di compromesso migliore. 

Si iniziò a Febbraio del 1986 a realizzare questo motore che fu messo in moto per la prima volta nel mese di luglio dello stesso anno. All’epoca furono calcolati ben 620 cv di potenza massima, mentre il 12 cilindri della Ferrari che fino a quel momento aveva usato in F1, erogava “solo” 585 cv.

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Tuttavia quel motore, fu per primo adoperato sulla famosa Alfa Romeo 164 Procar.

 

Alfa Romeo 164 Pro

La Procar era un nuovo campionato che doveva nascere con Bernie Ecclestone. La 164 fu provata sul circuito di Monza da Riccardo Patrese, toccando una velocità prossima ai 320-330 km/h. Dopo alcuni test con la Abarth, il motore su messo in un museo e mai più utilizzato. Quello di fatto rappresenta il primo motore 10 cilindri della storia.

A proposito dell'autore

Laureato in Ingegneria Meccanica. Classe '96. Passione per motori e motorsport in generale. Studente alla magistrale di Ing. Meccanica per Energia e Ambiente, settore Motoristico

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