Nel finale di gara di ieri, nonostante avesse un margine a dir poco rassicurante sul resto della concorrenza, Max Verstappen si è reso protagonista di un paio di scodate al limite, facendo prendere più di qualche spavento al suo box e ai suoi numerosissimi tifosi.

Non sarà stato il gran premio di Formula 1 più emozionante della storia, certo. Ma, trattandosi di Monaco e vista gli esiti delle ultime gare, quello andato in scena ieri si è rivelato, alla fine dei conti, un gp tutto sommato godibile. La variabile pioggia entrata in scena ad una ventina di giri dal termine ha scombussolato i piani di tutte le squadre, aggiungendo un pizzico di imprevedibilità ad una gara che storicamente è la più noiosa del calendario.

Nonostante la pioggia, però, a salire sul gradino più alto del podio è stato ancora una volta Max Verstappen, autore insieme alla sua Red Bull di una gara pressoché perfetta.

Durante il corso degli ultimi giri, l’olandese si è addirittura concesso il lusso di sfiorare più volte le barriere, portando al limite la sua vettura nonostante l’enorme distacco dagli avversari. Una condotta di gara ‘rischiosa’, ma necessaria (come spiegato da Verstappen stesso a fine gara).

“Il mio ingegnere di pista mi stava chiedendo la stessa cosa”, ha dichiarato il due volte campione del mondo al termine della gara riguardo al perché non avesse, conscio del suo vantaggio, rallentato durante l’ultima  fase del GP. “Ma la cosa più importante quando stai girando ad un certo ritmo è cercare di rimanere su quello stesso ritmo. Penso di aver toccato la barriera solo in un’occasione su sedici. Pensavo di potere avere un po’ più di margine ma poi appena ho toccato il muro ho pensato ‘Oh, okay, non avevo quel margine’. Ma era tutto a posto. È meglio girare ad un certo ritmo e sentirsi bene piuttosto che rallentare e uscire da quella zona. Inoltre le gomme si raffreddano. Non è quello che vuoi, le gomme sono già abbastanza fredde. Quindi è meglio cercare di tenere quel ritmo, anche perché non ero in overdrive. Ero semplicemente nella mia zona”.

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