F1 – Il team principal della Haas, Gunther Steiner, ha recentemente espresso la sua disapprovazione riguardo la linea show che Liberty Media e la Formula 1 stanno tentando di imboccare, definendosi contrario ad un potenziale indebolimento della Red Bull in virtù di un maggior equilibrio in griglia.

Lo straripante dominio della Red Bull in queste prime tre gare stagionali di F1 ha senz’ombra di dubbio spaventato tutti. Dai competitor dei bibitari ai giornalisti, passando per gli stessi tifosi: nessuno vuole vedere un campionato dominato da un pilota solo. La noia (perché di questo si è trattato) dei tre gran premi iniziali è cresciuta a tal punto da costringere la stessa Formula 1 a inventarsi una gara ad eliminazione (vedasi l’ultimo scorcio del Gran Premio d’Australia) pur di attirare l’interesse del pubblico. Il caos provocato dalle molteplici bandiere rosse di due domeniche fa, però, ha avuto anche l’effetto di provocare sdegno tra i più fedeli appassionati del motorsport, inviperiti per lo snaturamento che lo F1 sta progressivamente subendo.

E nonostante una stagione a senso unico sia quanto di più lontano dall’interesse di pubblico e addetti ai lavori, la spettacolarizzazione delle gare automobilistiche non deve superare il limite.

A difesa dell’autenticità del motorsport si è espresso anche Gunther Steiner, TP della Haas, di recente intervistato da Autosport. Il manager italiano ha fieramente difeso i valori meritocratici della Formula 1, mandando un chiaro segnale alla Federazione e ai vertici di Liberty Media.

“Lo sport è la cosa principale che dobbiamo avere”, ha dichiarato Steiner. “Lo spettacolo è secondario, ma penso che la situazione si risolverà da sola e comunque possiamo avere delle belle gare con Perez e Verstappen entrambi in prima fila. Non sembra essere senza scintille o senza spettacolo”.

“Red Bull non va penalizzata”

“Voglio dire, è un sistema di voto, non puoi fare delle mosse solamente perché qualcuno è più veloce di qualcun altro, non è giusto”, ha detto Steiner in merito alla possibilità di modificare alcune regole per rallentare la corsa di Red Bull e rendere il campionato più equilibrato.

“Se scoprono qualcosa che non è legale, possono modificare le regole. La sicurezza è sempre una preoccupazione. Ma penso che dobbiamo scoprire in poche gare cosa sta realmente succedendo. Penso che non dovremmo saltare a conclusioni al momento”.

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