La F1 ha confermato che, per il secondo anno consecutivo, il GP di Singapore non avrà luogo a causa della pandemia, lasciando vuoto uno slot in calendario.

Il calendario 2021 di F1 perde un altro pezzo importante: si tratta del GP di Singapore, che, date le stringenti norme attualmente in vigore nel paese asiatico per contenere i contagi, è stato cancellato anche per questa stagione. L’indiscrezione, inizialmente riportata dalla BBC, è divenuta ufficiale ieri sera, quando l’ufficio stampa del circuito cittadino di Marina Bay ha pubblicato un comunicato. In esso gli organizzatori hanno inoltre annunciato di star dialogando con il governo di Singapore e con la F1 per prolungare la permanenza in calendario del Gran Premio, come successo recentemente con il GP del Canada.

“Comprendiamo che i nostri appassionati attendevano con ansia un’altra edizione del GP di Singapore.” – ha detto nella nota Colin Syn, promoter dell’evento – “Cancellarlo per una seconda volta è una decisione veramente difficile, ma necessaria viste le restrizioni vigenti a Singapore per quanto concerne gli eventi live. Non riusciremmo a fornire l’esperienza completa che i fan hanno conosciuto negli anni, salvaguardando allo stesso tempo la salute e la sicurezza degli appassionati, dei collaboratori, dei volontari e dello staff. In fin dei conti, dobbiamo essere responsabili, cauti e prudenti, dato che la sicurezza è la nostra prima preoccupazione. Siamo grati per il supporto ai singaporiani, alle parti in causa e ai business locali, i quali hanno contribuito al successo della gara in notturna. E’ superfluo dire che non vediamo l’ora che la F1 ritorni in sicurezza a correre nello spettacolare skyline di Marina Bay”.

La F1 non ha comunque intenzione di disputare meno di 23 gare, e sta valutando come sostituire il GP di Singapore. Le opzioni non mancano: la Turchia, uscita dal calendario poche settimane fa, potrebbe tornare d’attualità in caso di riapertura dei viaggi internazionali dal Regno Unito al paese mediorientale. Attenzione tuttavia anche al possibile ritorno in calendario della Cina: la F1 e il Circuito Internazionale di Shanghai sono ancora legati da un accordo contrattuale, e i promoter dell’evento hanno più volte affermato che avrebbero cercato di far recuperare il Gran Premio cinese nella seconda parte della stagione. Al momento le opzioni Mugello e Nurburgring sembrano defilate, mentre un secondo GP negli USA pare possibile solo in caso di cancellazione dei GP del Giappone, del Messico o del Brasile.

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