Dopo aver vinto il suo secondo titolo mondiale in Formula E Vergne ha ripercorso la sua stagione, promettendosi ancora più agguerrito il prossimo anno!

Fresco della vittoria del secondo mondiale di Formula E, Jean-Eric Vergne al termine dell’ePrix di New York ha espresso tutta la propria felicità per essere entrato nella storia del campionato elettrico come primo due volte campione del mondo. Nel ring delle interviste il pilota francese della DS Techeetah si è tolto qualche sassolino dalla scarpa, parlando di quando nel 2014  fu costretto ad uscire dalla Formula 1 nonostante i buoni risultati in Toro Rosso. “Alcune persone dicono che le brutte cose capitano per una ragione – ha esordito il neo bicampione del mondo – Ora a distanza di alcuni anni riesco a capirne il perché”. 

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Il francese, che partecipa al campionato di Formula E fin dalla prima stagione nel 2014, è stato autore di un vero e proprio crescendo in termini di prestazioni. Infatti nei primi due anni Vergne ha concluso il campionato in 7^ e 9^ posizione, con la prima vittoria di un ePrix che è arrivata solamente all’ultima gara della terza stagione; ora invece il pilota francese può vantare ben 2 titoli mondiali, 8 vittorie e 20 podi, anche se ha sottolineato come il campionato non sia stato per nulla facile da vincere: “Il livello di aggressività è molto alto. La gara di ieri (sabato ndr) mi ha insegnato che finché non viene sventolata la bandiera a scacchi nulla è vinto”. 

ePrix New York

Non c’è due senza tre…

Il pilota francese ha voluto rimarcare l’importanza dell’essersi unito al team DS Techeetah 3 anni fa: “Chiaramente il momento in cui mi sono al team Techeetah mi ha permesso di ‘spiccare il volo’; penso di essere nel miglior posto possibile e continueremo a lavorare sodo. Credo inoltre che venire in Formula E sia stata la cosa migliore che mi sia mai capitata. Darò ovviamente il massimo la prossima stagione perché voglio ancora di più!” ha concluso Vergne dando appuntamento ai rivali il prossimo anno. 

ePrix New York

Giornata di servizi sociali come penalità

Nel weekend del secondo mondiale, Vergne ha però subito una penalità per comportamento antisportivo. Nella gara 1 di NY infatti il francese, che era nelle retrovie dopo un contatto iniziale, aveva chiesto alla squadra di tenere il compagno Lotterer in pista, nonostante la vettura danneggiata, affinché entrasse la Safety Car. Per tale comportamento Vergne è stato sanzionato dalla FIA, che si è appellata all’articolo 12.3.1 del codice sportivo. Al pilota è stato quindi assegnato un giorno di servizi sociali, come successo a Verstappen in Brasile lo scorso anno. Vergne si è però detto piuttosto felice se la sua penalità e il suo comportamento saranno da modello per insegnare ai piloti a lamentarsi di meno durante la gara. 

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