La questione del budget cap in F1 continua ad essere una tematica di grande attualità e dibattito all’interno del paddock. Il limite di 140 milioni di dollari da spendere in questo 2022 è stato negli ultimi mesi messo in discussione da alcuni team che, a causa dell’inflazione e del conseguente aumento dei costi di sviluppo delle auto, stanno cercando di fare pressione affinché la Federazione modifichi quelli che sono gli attuali parametri regolamentari.
Ross Brawn, amministratore delegato della Formula 1, ha già dichiarato che quello del budget cap è un tema che verrà affrontato certamente nella riunione della Commissione F1 che si terrà martedì a Londra, durante la quale verrà proposta una soluzione al problema.

F1 Ferrari Brawn
F1 Ferrari Brawn


“Penso che l’aumento dell’inflazione debba essere rivisto”, ha detto Brawn. “Perché quando queste regole sono state fatte, l’inflazione era relativamente bassa e prevedibile, mentre invece ora è alta e imprevedibile”.


“Se si guardano i tassi di inflazione che si applicano alle imprese industriali come una scuderia di Formula 1, tutte le materie prime e le cose che servono sono quelle che in questo momento si stanno rivelando piuttosto costose. Quindi penso che ci sia una soluzione in arrivo”.
Riguardo alle esplicite richieste della McLaren di rivedere i regolamenti in merito al budget cap, Brawn ha detto:

“Nonostante la McLaren sia chiaramente una squadra che è fortemente interessata a proteggere il budget cap, penso che in queste circostanze speciali sia necessario essere aperti al dialogo e al buon senso comune, e apportare le necessarie modifiche.
“In questo momento stiamo discutendo proprio di questo. Quando accadono cose inaspettate come questa a stagione in corso, penso che la soluzione vada trovata più che col buon senso”.

A contrasto con le idee di Brawn ci sono quelle di Frederic Vasseur, Team Principal dell’Alfa Romeo, secondo il quale per effettuare cambiamenti bisognerebbe attendere il 2023.
“Non si possono cambiare i regolamenti ogni fine settimana perché una squadra vuole spendere di più per lo sviluppo”, ha riferito ad Autosport. “Oppure perché sono in sovrappeso o vogliono avere un’indennità extra per questo”.

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