Ferrari F1- Charles Leclerc è un vero maestro del sabato, questo ormai lo sanno tutti, il monegasco è riuscito a conquistare una quantità di pole position impressionante, anche quando non sembrava avere la macchina migliore tra quelle schierate sul tracciato.
La scorsa settimana però il 25enne è stato, purtroppo per lui, protagonista di un brutto errore che gli ha causato il ritiro dal GP di Francia dopo essersi schiantato contro le barriere, un errore del pilota probabilmente favorito dall’eccessivo sovrasterzo che la Ferrari aveva deciso di utilizzare sulla F1-75 per cercare di degradare le gomme il meno possibile.
Leclerc dopo un primo sfogo iniziale del tutto comprensibile, ai microfoni di tutte le emittenti televisive del mondo si è assunto la piena responsabilità dell’accaduto sostenendo che se a fine anno i punti che non gli consentiranno di vincere il titolo mondiale saranno 32( ossia i punti persi dal monegasco in occasione degli errori commessi a Imola e Le Castellet) la colpa potrà essere imputata solamente a lui, una grande dimostrazione di maturità da parte di un giovane come Leclerc. Anche Piero Ferrari ha lodato il giovane sostenendo che tutti a Maranello sono con il numero #16:
“A Maranello stiamo tutti con Leclerc. Un errore non ci fa cambiare idea. Charles è il simbolo del presente della Scuderia e insieme a Sainz ci regalerà un grande futuro. Quando Leclerc è uscito di pista ho immediatamente immaginato il suo dispiacere, persino la sua disperazione. Non avevo bisogno di sentire il suo urlo via radio. Ho un’età, conosco la psicologia dei piloti. Sbagliano anche i campioni. E non è una frase fatta. Schumi, che ha fatto la storia del nostro marchio, qualche volta non è stato perfetto. È capitato anche a Lauda, a Prost, a Gilles Villeneuve. Bisogna mettere tutto in prospettiva e guardare avanti. L’emozione immediata è negativa, ma un pilota non si giudica certo da un episodio. E Leclerc, tra pole e vittorie, ha già ampiamente dimostrato il suo valore.”
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