Da Silverstone in poi, la Mercedes è tornata a sfruttare un vantaggio incredibile grazie all’utilizzo della gomma Bianca, la più dura a disposizione in F1.

Lewis Hamilton ha portato a casa il Gran Premio di Russia grazie ad un’ottima rimonta ed alla giusta chiamata del team, che ha montato l’Intermedia nel finale, mentre Lando Norris ha deciso di tirare dritto sulla slick. Questo è stato fatale al giovane britannico, che ha così spianato la strada verso la 100esima affermazione del sette volte campione del mondo. Quello che ha impressionato è stato nuovamente il ritmo della Mercedes F1 W12 con la gomma “Bianca”, la più Dura messa a disposizione dalla Pirelli.

L’iridato infatti, dopo una prima parte di gara in cui era imbottigliato nel traffico con le Medie, ha effettuato la sosta passando al compound più resistente, imprimendo un ritmo forsennato anche grazie alle sue doti di guida. La facilità con cui Lewis effettuava i sorpassi dotato di questa mescola è stata impressionante: un qualcosa di simile lo avevamo visto nel secondo stint di Silverstone, dove è andato a sverniciare la Ferrari di Charles Leclerc che fino a due giri dalla fine aveva dominato la corsa. Ma anche in Ungheria il passo della Mercedes con le Dure era stato di un’altra categoria.

Dobbiamo ricordare che da Silverstone, la Pirelli ha introdotto una gomma con diversa costruzione, per evitare nuovi scoppi come quelli accaduti a Baku a Max Verstappen e Lance Stroll. Da quel momento in poi Mercedes ha ritrovato quel vantaggio sugli altri sulla mescola più dura, anche se è doveroso sottolineare che le frecce nere hanno sempre avuto una marcia in più rispetto alla concorrenza con quel compound, almeno negli anni passati. Il team di Brackley ha svolto comunque un gran lavoro anche sulla power unit dopo l’Austria, per colmare il gap sulla Red Bull targata Honda e ritrovarsi nuovamente come la macchina da battere. Specialmente sulla gomma Bianca.

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