Il monegasco ha riconosciuto tutte le proprie colpe dopo l’errore di ieri, cosa che non sempre ha fatto Vettel

La delusione nel post-qualifica di ieri era enorme in casa Ferrari. Charles Leclerc aveva dominato le tre sessioni di prove libere, candidandosi di diritto come il favorito numero uno per la conquista della pole position. Il colpo di scena è arrivato in Q2, quando le rosse sono scese in pista con delle gomme medie difficili da mandare in temperatura. Questo ha portato il monegasco a sbagliare, schiantandosi contro il muretto della strettissima curva 8. Subito Leclerc si è detto disperato, ripetendo più volte via radio: “Sono stupido, sono stupido”.

Probabilmente Charles a volte si colpevolizza eccessivamente, ma anche per questo è amato dai fans. La sua dedizione è pari ad uno di trent’anni, non ad un ragazzino alla quarta gara in Ferrari. Charles ha detto nelle interviste a fine sessione: “Avevo il potenziale per fare la pole, poi ho sbagliato stupidamente. Mi sono accorto dell’errore solo una volta entrato nella curva, ormai era troppo tardi. Non devo fare queste cose perché i tifosi meritano di più. Ho buttato tutto ma domani spero di tornare più forte, ma è stata tutta colpa mia in qualifica”.

Prova di maturità dunque per Leclerc, con la memoria che riporta subito agli errori di Sebastian Vettel e alle sue dichiarazioni dopo di essi. Spesso il tedesco ha cercato di trovare alcune scuse ( la pioggia in Germania, l’irruenza di Hamilton a Monza…) ma fatto sta che raramente ha riconosciuto i suoi errori. Questo dimostra che Leclerc è anche umanamente un predestinato, che oggi dovrà giocare bene le proprie carte. Scatterà dalla nona posizione, dunque almeno l’obiettivo podio appare alla portata. Il vantaggio potrebbe essere proprio quello di scattare con le gomme medie, in modo da allungare il primo stint e contare sulle Soft nel finale. Il problema più grande potrebbe essere la partenza ed i primi giri, visto la difficoltà che ha questa mescola ad andare in temperatura. Una grossa mano potrebbero dargliela le safety car, da sempre molto frequenti in Azerbaijan. Nel 2017 arrivò anche una bandiera rossa, in una gara pazza che vide vincere Ricciardo partito decimo. Per questo, non diamo Leclerc per morto anche se lo strapotere Mercedes appare chiaro anche a Baku.

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