Le frecce d’argento dominano sia in simulazione di qualifica ma soprattutto nel long run. Leclerc è vicino nei tempi ma la rossa soffre tantissimo il graining con il carico di benzina

Se il buongiorno si vede dal mattino, la Mercedes può già iniziare a sentirsi la grande favorita per il Gran Premio di Gran Bretagna in programma domenica a Silverstone. Le frecce d’argento erano ovviamente le vetture da battere già alla vigilia, ma nella simulazione di qualifica odierna non sono state così devastanti come ci si poteva attendere. Valtteri Bottas ha messo davanti a tutti la sua W10 in 1’26”732 con le gomme Soft, ma la Ferrari si è ben difesa piazzando Charles Leclerc al terzo posto con meno di due decimi di ritardo dal battistrada e subito dietro a Lewis Hamilton.

La differenza imbarazzante è venuta fuori sul passo gara. Netta la superiorità dei missili di Brackley, semplicemente perfette ad adattarsi alle fredde temperature ed ai curvoni da carico aerodinamico di Silverstone. Hamilton ha imposto un ritmo impressionante con le gomme medie, restando regolarmente sotto al piede dell’1’31”. Neanche Bottas ha mai dato l’impressione di stare al livello del compagno di squadra, con l’unico che ha provato a stare a contatto che è stato un sorprendente Pierre Gasly sulla Red Bull targata Honda. Positiva la sua giornata, davanti a Max Verstappen in entrambe le sessioni.

La nota dolente è proprio la Ferrari. Come detto, Leclerc si è tenuto a contatto con le Mercedes in simulazione di qualifica, mentre Sebastian Vettel ha accusato quasi mezzo secondo di ritardo dalla vetta. Un disastro invece il long run, con le rosse che hanno a dir poco remato una volta caricato il quantitativo di benzina necessario per coprire la distanza della gara. Il graining ha caratterizzato la simulazione di passo gara delle monoposto di Maranello, tenendole su tempi altissimi e di oltre un secondo e mezzo più lente rispetto alle Mercedes.

Il dato inquietante è che spesso e volentieri persino le McLaren di Sainz e Norris riuscivano ad andare più forte dei ferraristi, con Leclerc che è apparso piuttosto nervoso sia via radio che appena sceso dalla monoposto. Il tracciato di Silverstone mette perfettamente a nudo i difetti di questo progetto, un vero ”horror” ingegneristico. La SF90 non è assolutamente in grado di generare carico aerodinamico, e non solo su curve a bassa velocità. Anche alle Becketts è netta la differenza di passo con le W10, che al contrario ”pennellano” i tratti curvilinei. Sembra esserci davvero poco da fare, l’Austria era stata chiaramente un’illusione e neanche lì si è riuscito a vincere nonostante una vettura finalmente competitiva. Tempi duri e che non sembrano avere soluzioni a breve termine.

 

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