F1 Haas – Lo scorso anno andò pessimamente, con i posti 13 e 15 a Gran Premio compiuto. Kevin Magnussen e Nico Hulkenberg non si attendevano certo che le loro Haas spaccassero il mondo a Sakhir. Ma nemmeno si aspettavano di finire nuovamente lontano dalla zona punti. Magnussen ha transitato per dodicesimo, Hulkenberg per sedicesimo. Non proprio la quintessenza della soddisfazione. La domanda è se questi piazzamenti non certo lusinghieri possano essere prodromici a un’altra stagione calvario per la scuderia statunitense o siano semplicemente una riga tracciata storta.

Eppure Magnussen, nella sua fredda analisi scandinava che, con approccio razionale, vuole trovare qualcosa di buono in tutto, qualche dato positivo ce lo vede. “Sono un po’ contento – dice al sito della scuderia- non al settimo cielo, dato che non abbiamo segnato punti ma sembra che abbiamo una macchina un po’ migliore con le gomme quest’anno, non necessariamente più veloce dell’anno scorso, ma almeno migliore sulle gomme, sono state un paio di settimane di lavoro e il team ha lavorato bene, siamo a una buona posizione”.

E, dopo questa iniezione di psicologia dell’ottimismo di Magnussen, Hulkenberg arriva però ad abbassare un po’ il morale della truppa e afferma: “è molto frustrante e deludente, uno scenario molto simile a quello dell’anno scorso all’inizio della curva quattro”. Ma Magnussen, forse, gli era vicino e gli ha somministrato un’iniezione di maggiore possibilismo. Ecco che allora il lato B del disco della sua analisi regala una musica un po’ diversa: “una nota positiva è che il nostro ritmo di gara e il degrado delle gomme sembravano abbastanza ragionevoli rispetto ad altri corridori, penso che stiamo lottando con Williams, ci saranno più risultati dopo oggi, sembra che abbiamo una base molto migliore su cui lavorare rispetto allo scorso anno”.

A Jeddah si vedrà se la pista darà loro ragione o no.

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