F1 Haas – A fine gara, il team manager Ayao Komatsu si è stropicciato gli occhi. E, nella sua catena neurale, deve essergli rimbalzata una domanda di questo tipo: uno nono, l’altro decimo, entrambi a punti, ma sarà poi vero? Sì, lo è, gli hanno sussurrato da vicino. Nico Hulkenberg e Kevin Magnussen hanno portato le loro Haas a punti. E per il tedesco è addirittura il secondo Gran Premio di formula 1 di fila in cui questo si verifica.

Tra Nico il teutonico e il circuito oceanico, del resto, il feeling era già emerso appieno con il settimo posto ottenuto lo scorso campionato. Insomma, doppio centro per la scuderia americana che può guardare con una certa fiducia al futuro del suo campionato. E dire che il piazzamento in griglia di partenza non faceva esattamente preannunciare campane a festa. “Ho superato una macchina a ogni mia sosta all’uscita dai box- dice Hulkenberg intonando il gaudemus sul sito della squadra – questo ha reso la mia gara da ricordare, sono davvero felice, ottieni la P9 e la P 10 con una macchina di punta che si schianta e Verstappen che deve ritirarsi , è ancora il caso in cui se i primi cinque team finiscono, non rimane molto, mi sento incoraggiato molto da come si è comportata la macchina rispetto alle qualifiche”.

Magnussen regala alla partitura altre note liete. Le prime sono in fotocopia della valutazione del suo compagno di squadra: “abbiamo portato entrambe le vetture a punti con un grande lavoro di squadra ancora una volta- afferma – è fantastico ottenere tre punti qui, è molto incoraggiante ed è un modo diverso di correre, siamo stati più forti con il nostro passo gara rispetto alle qualifiche”.

E conclude: “dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione”. A Komatsu non rimane che ricalcare in carta a carbone le parole dei suoi due drivers: “che gran lavoro di squadra, sono felice”. Per la serie, ammirate i piloti che hanno sfornato la torta prelibata, ma anche, un pochino, chi ha dato loro gli ingredienti per prepararla.

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