La Red Bull non era la più veloce o Verstappen ha fatto un GP in scioltezza?

Una breve analisi del GP di Monaco, dati alla mano, può dire cosa è accaduto.

Formula 1 – La velocità della Ferrari nei tratti lenti e guidati è stata superiore, mentre ad una breve analisi del GP di Monaco, la Red Bull ha avuto più equilibrio.

Da un confronto telemetrico generale della gara, possiamo notare enormi differenze nella guida tra Verstappen e Sainz:

Il primo dato è l’acceleratore (throttle): più il valore è alto, più il pilota usa l’acceleratore per guadagnare velocità.

Sainz si impegna al massimo sul gas rispetto al rivale perciò la Red Bull acquista velocità non necessariamente in relazione alla potenza erogata.

Il secondo dato è la sterzata (steering): ad un valore più alto corrisponde un impegno maggiore del pilota sul volante. Anche in questo caso, il comportamento della Red Bull in gara è superiore rispetto alla Ferrari.

Il valore di frenata (braking) indica la rapidità con cui l’auto perde velocità, specialmente in ingresso curva. Quasi parità, segno che entrambe avevano un ottimo equilibrio in questa fase.

Il valore di curvata (cornering) è rappresentativo delle Forze G laterali che agiscono sulla vettura: valori più alti indicano una maggior tendenza del pilota all’aggressività.

Dato finale è l’aggressività sull’acceleratore, misurata tramite Forze G frontali, indice di quanta velocità riesce a prendere in un breve lasso di tempo.

E’ evidente che gli indici prestazionali di Verstappen sono al top.

Il pilota riesce ad essere aggressivo e a non usare troppo il gas per acquistare velocità e i freni per perderla: tutto ciò si traduce in una mancanza di usura dannosa delle gomme, che hanno potuto lavorare al meglio.

Se sul giro secco la Ferrari ha dimostrato di avere qualche centesimo in più rispetto alla Red Bull, in questa breve analisi del GP di Monaco, non c’è storia: per ottenere risultati migliori Verstappen ha faticato meno rispetto a Sainz.

Riportiamo anche i dati di Bottas e di Norris:

Come appare dalla grafica, la Mercedes riesce a portare tanta velocità in curva usando poco volante e poco freno ma molto motore e sospensioni.

Al medesimo utilizzo dell’acceleratore Lando deve lavorare più su volante e freni.

Vediamo ora i valori di Hamilton e Perez e confrontiamoli con i compagni di team:

Rispetto a Verstappen, Perez usa ugualmente l’acceleratore, ma è totalmente differente per stile di guida: tanto volante e meno freni, tutto tradotto in Forze G similari.

Hamilton pesantissimo sul gas, quasi come Sainz, ed altrettanto pesante sui freni, usando molto poco il volante per raggiungere valori di carico comunque elevati.

Per concludere questa breve analisi del GP di Monaco di Formula 1 , dati alla mano, possiamo analizzare il record sul giro.

1:12:909, fatto al giro 69 e gomme freschissime per Hamilton: si potrebbe dire lontano dal suo tempo della qualifica in 1:11:095.

A mio avviso questo dato esprime una cosa: probabilmente Verstappen non ha spinto over-the-limit, consapevole di poter gestire la sola Mercedes di Bottas.

Sainz era veloce, ma in condizione gara forse non come la Red Bull che ancora una volta si è dimostrata grandiosa sui tracciati lenti.

Avremmo visto volentieri un 1vs1 nelle fasi iniziali, per capire il reale potenziale di Sainz che però, doveva star lontano dalla Mercedes.

Chissà cosa sarebbe accaduto se Verstappen se la sarebbe vista con Leclerc…..

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