Il terzo appuntamento del mondiale 2023 di F1 si apre con una sessione di prove libere molto movimentata per i piloti.

Si sono concluse le FP1 del GP d’Australia, che hanno aperto il terzo weekend della stagione 2023 di F1. La prima sessione è stata molto movimentata: ci sono state moltissime uscite di pista, causate dello scarso grip fornito dall’asfalto ‘green’ del tracciato di Albert Park, e due bandiere rosse, la prima provocata da malfunzionamenti ai GPS, che hanno portato a diversi episodi pericolosi di traffico ed impeding. Il miglior tempo è stato realizzato da Max Verstappen in 1:18.790, ma per l’olandese queste FP1 sono state tutt’altro che lineari. Il campione del mondo si è lamentato in più circostanze delle cambiate della sua RB19 ed ha commesso qualche errore, compreso un testacoda causato da un passaggio pesante sul cordolo di Curva 4.

Secondo tempo a +0.433″ è Lewis Hamilton, che ha realizzato il tempo nelle battute finali della sessione. L’inglese si è lamentato di sentire un po’ di bouncing, presente sulle tante sconnessioni della pista australiana. Terza piazza a mezzo secondo per Sergio Pérez, primo pilota ad aver realizzato il proprio miglior tempo con un set di medie e protagonista di un’escursione in ghiaia in Curva 3. Stesso distacco per Alonso e Leclerc, seguiti in sesta posizione da Sainz (+0.7″). La Ferrari ha iniziato con il piede giusto il weekend, testando a lungo e senza particolari contrattempi. Settimo Norris, che si mette dietro Gasly, Russell (un po’ in difficoltà con la W14) e Stroll, il quale ha realizzato il tempo su gomma gialla.

Apre la seconda parte della classifica Albon, che ha realizzato lo stesso tempo del canadese sulle medie. Oscar Piastri debutta sul tracciato di casa con una dodicesima posizione a nove decimi, precedendo Hulkenberg, protagonista di un lungo alla penultima curva, e de Vries. Quindicesimo tempo per Sargeant, che ha provocato l’esposizione della seconda bandiera rossa a causa dello spegnimento della sua Williams sul rettilineo che collega Curva 10 e 11. Ocon, anche lui lamentatosi del bouncing, chiude sedicesimo, seguito da Tsunoda, protagonista di un testacoda ad altissima velocità in Curva 1. L’escursione nella ghiaia ha provocato danni al fondo, aggiornato proprio questo weekend, della AT04 del giapponese, che non è più sceso in pista dopo l’incidente.

Chiudono la classifica le due Alfa Romeo e Kevin Magnussen, finito nella ghiaia ben due volte in Curva 3 e in uscita di Curva 10. Da sottolineare che le due scuderie clienti della Ferrari hanno montato il secondo ICE sui tre disponibili in stagione. Il cambio è stato effettuato in via precauzionale, come fatto dalla Ferrari a Gedda. Alle 7:00 italiane le vetture tornano in pista per la seconda sessione di prove libere.

Foto copertina: https://twitter.com/F1/status/1641625847055503360

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