Il Bahrain ha influenzato e di parecchio l’inizio di stagione della Ferrari. Il ritiro di Leclerc, il quarto posto di Sainz (a quasi 59 secondi dal vincitore della gara della Red Bull Max Verstappen), uomini che se ne vanno e umori sotto terra…

Sulla scia delle sconcertanti rivelazioni di Vasseur sulla sua difficile situazione e frustrazione alla guida della squadra più famosa e sostenuta dello sport, è entrato in scena il suo ex ‘allievo’ Leclerc secondo la scrivania di Luigi Perna che ha scritto sul Corrierre Motori: “L’allegria e i sorrisi mostrati alla presentazione della Ferrari SF-23 sembrano dimenticati. La prima gara in Bahrain ha lasciato un pesante strascico. I Reds sono più lontani dalle Red Bull rispetto a inizio 2022, contrariamente a quanto sbandierato qualche settimana fa, e ora iniziano i pensieri negativi. Il più dispiaciuto è Charles Leclerc, per la frustrazione di non poter competere con il rivale Max Verstappen, al di là del guasto alla power unit che gli è costato il ritiro quando era in terza posizione”.

Il contratto di Leclerc con la Ferrari scade a fine 2024 e la Mercedes è interessata

Il monegasco, al rientro dalla trasferta di Sakhir, avrebbe chiesto e ottenuto un incontro con il presidente John Elkann a Maranello, per discutere della situazione. Ovviamente preoccupato. La stagione dell’assalto al titolo mondiale rischia di trasformarsi in un altro flop.

“E quella prospettiva è inaccettabile per il pilota, che si aspettava un passo avanti dopo il secondo posto nell’ultimo Mondiale”.

La Ferrari F1-75 dello scorso anno è stata efficace per le prime gare del 2022, prima che la Red Bull trovasse una soluzione a lungo termine. Ma la sua evoluzione, l’attuale SF-23, sembra essere meno efficace all’inizio della stagione.

Perna ha poi ipotizzato: “È probabile che Leclerc abbia voluto condividere il suo punto di vista con Elkann (tra i due c’è un rapporto diretto) e ricevere rassicurazioni. Il suo contratto con il Cavallino Rampante scade a fine 2024, si è parlato più volte dell’interesse della Mercedes, ma non è una cosa che interessa poco a Charles. Vuole solo vincere con la Ferrari. Alla Rossa è legato da un amore profondo sin da bambino ed è grato per quanto ricevuto perché la Driver Academy di Maranello è stata fondamentale per la sua crescita e la promozione in prima squadra ha fatto decollare la sua carriera. Riportare la squadra al vertice è una missione a cui non rinuncerà facilmente. Tuttavia, dopo quattro stagioni alla Ferrari, anche il ragazzo prodigio sente che il tempo sta per scadere. L’inquietudine di Leclerc era già evidente durante i test precampionato”.

SENSAZIONI NEGATIVE

“Se si pensa alla lunga conversazione al muretto con David Sanchez, l’aerodinamico capo del Vehicle Concept, che si è recentemente dimesso, Charles ha capito che qualcosa non andava e il suo compagno di squadra Sainz ha avuto la stessa impressione, rispetto alle ottimistiche previsioni dei test al simulatore. La gara ha portato alla luce i loro incubi. La SF-23 ha mostrato un alto grado di degrado delle gomme, sia della mescola morbida che di quelle dure, sintomo di problemi complessi da risolvere. Inoltre, l’affidabilità è crollata, come l’anno scorso in Spagna, Azerbaigian e Austria; un dato inquietante visti i tanti test effettuati sui basamenti dei motori di Maranello”.

“L’atmosfera è tesa nei corridoi della fabbrica e non potrebbe essere altrimenti. Le dimissioni di Sanchez sono un segnale dell’incertezza all’interno della squadra. Il ‘Coach’, presente a Maranello da 10 anni, aveva già fatto circolare il suo curriculum tra le altre squadre durante l’inverno, sentendosi in una posizione precaria, e l’amico Andrea Stella lo ha chiamato dalla McLaren. Inoltre, il suo ruolo di responsabile dell’aerodinamica era stato di fatto assunto da Diego Tondi e per Sanchez era stata creata una funzione ad hoc. Non verrà sostituito, ma come Sanchez, sembra che molti altri in Ferrari abbiano sondato il mercato in questi mesi perché insicuri dopo l’uscita di Binotto.”

SE NE VANNO TUTTI

“Il capo stratega Inaki Rueda è stato retrocesso a un altro lavoro presso l’azienda e potrebbe non restare. Se n’è andato Gino Rosato e si è dimesso anche Jonathan Giacobazzi, figura storicamente legata all’azienda e molto apprezzata nel paddock, al punto che qualcuno lo aveva indicato come possibile team principal. Per Vasseur, che ha promosso il giovane Ravin Jain alla guida dei tattici ma non ha avuto alcuna influenza in altre decisioni, sarà difficile predicare calma e unità in un clima di lama lunga come questo”, conclude Perna.

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