Discussioni pacate e all’ordine del giorno, com’è giusto che sia in un team che si rispetti. E’ ciò che emerge dalle parole di Fred Vasseur, team principal della Ferrari, intervistato da “La Gazzetta dello Sport”. Il francese ha parlato dei suoi primi mesi a Maranello, del rapporto con il team e i piloti e dell’ottima atmosfera che si respira al box e anche in fabbrica. 

“Ogni mattina quando arrivo in ufficio c’è gente davanti all’ingresso. È una grande spinta, anche se a volte non aiuta quando hai bisogno di tempo e calma per crescere. Quando si ipotizzava che potessi venire in Ferrari, tutti mi dicevano che ci sarebbero state delle lotte interne. La cosa è completamente falsa. È un’idea che la gente si è fatta e si è abituata a ripetere. Ma se paragono la Ferrari ad altri team, anche quelli in cui sono stato, l’atmosfera è buonissima. Sono sempre critico con me stesso, e spingo tutti: il peggio per una squadra è essere compiacenti e rilassati. Discutiamo tanto, e oggi in Ferrari intorno a un tavolo non ci si dà la colpa a vicenda”.

L’APPARENZA INGANNA

L’aria sorridente che Vasseur fa sempre vedere soprattutto davanti le telecamere, non nasconde certo un carattere deciso e motivato: “Non vedrete mai il mio lato duro quando devo dire certe cose a un membro della squadra. Non sono un emotivo, discuto faccia a faccia, per me non ha senso fare queste cose in pubblico. Il lunedì mattina mi sentono spesso, ma con un elenco preciso di cose da fare e non davanti ai giornalisti per uno show personale che non aiuta nessuno”, ha detto il francese.

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