Ferrari F1 – Il nono e decimo posto nel Gran Premio di Formula 1 in Gran Bretagna non sono stati proprio la quintessenza della felicità. Ma in casa Ferrari non si ha alcuna intenzione di piangere sul latte versato. Anzi, la squadra sta lavorando alacremente per dotare le Ferrari F1 Sf 23 di ulteriori aggiornamenti in Ungheria e in Belgio in grado di far compiere loro il salto di qualità auspicato da ambiente e tifosi.

Perchè tutto si può definire finora il campionato delle Ferrari tranne che da … Ferrari. “La vettura- riporta la Gazzetta dello Sport – nonostante tutto, ha mostrato sia in Austria sia a Silverstone di avere acquisito un valido bilanciamento sia dinamico sia aerodinamico e proprio in Inghilterra nella percorrenza del rapido tris di curve veloci Maggott’s, Beckett’s e Chapel ha mostrato stabilità in totale assenza di porpoising anche nel successivo Hangar Straigt”.

Ma un conto è l’evoluzione del bilanciamento, un altro è quella dei risultati. Budapest dovrebbe, per le sue particolari caratteristiche, spiega ancora la rosea, meglio sposarsi agli adattamenti introdotti e ciò potrebbe essere foriero di risultati più significativi e maggiormente consoni al blasone della scuderia di Maranello.

“A Budapest- spiega ancora la Gazzetta – il degrado gomme non rappresenta una vera e propria criticità, con ali a elevata incidenza la SF 23 è dunque prevedibile possa rendere ancora più incisivo il proprio ritmo in qualifica ma nello stesso tempo consolidi un passo gara competitivo in gara”.

Per il Belgio la vettura dovrebbe essere attesa da “un ulteriore pacchetto aerodinamico da basso carico che sarà una prefigurazione di quello che sarà poi adottato a Monza”.

E proprio dall’autodromo belga, sempre piuttosto insidioso e certamente un banco di prova significativo ogni anno per verificare la temperatura di affidabilità delle vetture, la Ferrari attende preziose indicazioni per il proprio futuro.

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