Adrian Newey lo ha detto: “Abbiamo fatto una grande stagione 2021 – ha detto il direttore tecnico della Red Bull – però della Ferrari non mi fido, non staranno a guardare”.
Ed è ciò che si augura anche la Ferrari stessa dopo un 2022 decisamente al di sotto le aspettative. Domani 14 febbraio dalle ore 11.25 in diretta, si svelerà la nuova rossa per la nuova stagione, e ci si augura che sia quella giusta per interrompere un digiuno che dura ormai da troppo tempo. L’inserimento di Vasseur come nuovo team principal dovrà essere determinante, soprattutto considerando che non sarà facile gestire una monoposto figlia della pianificazione della struttura tecnica messa in piedi dal dimissionario Mattia Binotto. Sarà dunque importante ripartire dalle ottima qualità dimostrate dalla F1-75 su cui, ricordiamo, vennero interrotti gli sviluppi proprio affinché la concentrazione si ponesse al 2023.
Tra il 2014 e il 2022 la Ferrari ha investito importanti risorse in innovazione che si sono tradotte in miglioramenti sulle monoposto, basti pensare alla nuova galleria del vento o all’avveniristico simulatore che ad oggi è considerato il più avanzato al mondo. Questo rappresenta un forte punto a favore per il team che si è allineato con le squadre più forti.
IL GIUSTO FEELING CON I PILOTI
I piloti, non meno importanti, dovranno trovare il giusto feeling tra di loro, e anche in questo sarà determinante il ruolo di Vasseur. Non che nel 2022 Charles Leclerc e Carlos Sainz non lo avessero, ma partire sapendo il ruolo della prima guida, sarà importante. Il monegasco è alla quinta stagione al Cavallino, con un contratto in scadenza al termine del 2024. Non ha mai nascosto il sogno mondiale, ed è per questo che molte volte lo abbiamo visto anche contrariato circa alcune decisioni prese. Quest’anno dovrà crescere ulteriormente per fare un ulteriore step nella gestione delle situazioni, soprattutto in gara, la grande abilità di campionissimi come Max Verstappen e Lewis Hamilton, che lui aspira a battere.
Ma sa che affianco a lui ci sarà Sainz, pilota non meno ambizioso che non vuole lasciar passare il treno Ferrari senza giocarsela. Nel 2021 è riuscito a finire davanti in classifica al compagno di squadra, che era ferrarista già da due stagioni. L’anno scorso è stato invece capace di cambiare lo stile di guida per adattarsi a una F1-75 che non rispondeva alle sue manovre. Ma nonostante ciò, con impegno e sacrificio è riuscito a domare la monoposto tanto da arrivare anche alla prima vittoria in carriera a Silverstone.
La Ferrari sa che ha una coppia che generano fuoco e fiamme, e dovrà essere molto attenta a trovare il giusto mix in vista di un 2023 dove non verranno più tollerati errori da principianti.