In un’intervista alla CNN, Ecclestone ha lodato l’operato di Lewis Hamilton contro il razzismo, ma è scivolato nell’ennesima controversia dopo le sue parole. La stessa F1 ha diramato un comunicato attraverso il quale prende le distanze dalle dichiarazioni del manager inglese.

Nonostante abbia lasciato il timone della Formula 1 dal 2017, Bernie Ecclestone, 89 anni, è ancora uno dei personaggi più caratteristici del circus. Il manager inglese si è spesso dimostrato un personaggio diretto e carismatico, ma dalle idee molto controverse e discutibili, che negli anni gli sono valse non poche critiche feroci.

L’ultima controversa dichiarazione di Ecclestone giunge da un’intervista da parte della CNN, nella quale l’ottantanovenne inglese inizialmente loda l’intervento di Lewis Hamilton contro il razzismo: “Hamilton è speciale, prima di tutto è un pilota di grandissimo talento, poi adesso sembra anche avere un grandissimo talento quando c’è bisogno di alzare la voce. Questa sua ultima iniziativa in difesa dei neri è bellissima, sta facendo un gran lavoro. La gente ascolta persone molto conosciute come lui”.

Le parole di Ecclestone si fanno tuttavia più aspre quando l’inglese parla di un’iniziativa attuata proprio da Hamilton, la Hamilton Commission, che intende promuovere una maggiore inclusione di diversi gruppi etnici nel mondo della Formula 1: “Non credo che farà niente di buono nè di male per la Formula 1. Farà solo riflettere di più le persone, che è importante. Le persone dovrebbero ragionarci un po’ su e capire che anche per i bianchi potrebbe accadere lo stesso. Infatti, in molti casi i neri sono molto più razzisti dei bianchi. L’ho capito negli anni”.

Dopo questa discutibile dichiarazione, Ecclestone ha cercato di approfondire la propria visione in merito ai recenti avvenimenti, scaturiti dall’uccisione di George Floyd a Minneapolis: “Il cambiamento in merito a questi temi non sarà semplice. L’uguaglianza deve essere insegnata a partire dalla scuola, altrimenti le persone crescono senza capire questi problemi. Penso che sia una completa idiozia buttare giù le statue, ci sarebbe bisogno di istruire le persone su chi erano e cosa hanno fatto quei personaggi”.

Ecclestone, infine, critica l’iniziativa WeRaceAsOne, lanciata dalla Formula 1 in collaborazione con i 10 team per condannare il razzismo e la disuguaglianza: “A nessuno prima è mai importato di questi argomenti. E’ un problema importante, ma esiste da moltissimo tempo e nessuno ha fatto niente prima. Mi chiedo perché non si sia fatto nulla 2 o 3 anni fa. Sono tutti troppo impegnati a vincere gare o a trovare sponsor”.

La F1 si dissocia dalle parole Ecclestone

Dopo le discutibili dichiarazioni di Ecclestone, è arrivato a sorpresa un duro comunicato della F1 che prende fermamente le distanze da quanto affermato dal manager inglese. Il comunicato recita: “In un momento in cui c’è bisogno di unità per combattere il razzismo e la disuguaglianza, siamo in totale disaccordo con le dichiarazioni di Bernie Ecclestone, che non trovano posto né in Formula 1 né nella società. Mr. Ecclestone non ha più avuto alcun ruolo in F1 dal 2017 e da gennaio 2020 è scaduta la sua carica simbolica di Presidente Onorario.”

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