Il figlio del Kaiser Schumacher ha manifestato apertamente il suo desiderio di correre in futuro in Formula 1 e seguire le orme di papà Michael. Il pensiero di Sabine Kehm su Mick Schumacher

Mick Schumacher, un cognome che non ha bisogno di presentazioni. L’erede del 7 volte campione del mondo della Ferrari ha parlato dei suoi progetti futuri e di un sogno chiamato Formula 1. Vincitore della F3 Europea lo scorso anno, Mick si è calato con la giusta umiltà nella realtà ben più competitiva della Formula 2. Il tedesco ha racimolato 51 punti, ritirandosi in cinque appuntamenti del mondiale di F2.
Il percorso è ancora lungo e occorrerebbe non bruciare troppo le tappe.

In Bahrain, Mick ha provato per la prima volta un’auto di Formula 1, una Ferrari naturalmente. L’impatto con la SF90 e la F1 è stato positivo, come ha spiegato ad Auto Week:

È il mio sogno ed è dove voglio andare. Mi sento preparato. Ovviamente, un anno in F2 ti aiuta, impari molto sugli pneumatici e altre cose, ma ciò non significa che farai automaticamente un buon lavoro perché ci sono molte cose diverse tra una categoria e l’altra. Forse ha più senso non bruciare le tappe. Le mie aspettative, però, sono sempre quelle di correre un giorno nel Circus“.

Mick ha colto la sua prima vittoria in F2 a Budapest. Un momento speciale per il giovane dell’Academy Ferrari che sogna di entrare un giorno a Maranello da pilota di F1. L’antipasto è già stato significativo per un ragazzo cresciuto con un Cavallino stampato sul cuore.

“Non ho mai provato niente del genere prima. È difficile immaginare come sarebbe stato per mio padre se fosse stato presente. È stato bello, riesci a sentire davvero il sostegno dei tifosi”, ha spiegato il tedesco.

Mick non nasconde l’appoggio avuto dal padre nei primi anni della sua carriera. Il figlio d’arte ha affermato: “Michael mi ha dato molti suggerimenti e mi ha svelato diversi trucchi ma soprattutto mi ha anche lasciato libero di fare errori perché attraverso gli errori impari di più ed è qualcosa che lui sapeva”.

Non è facile essere Mick Schumacher. Il tedesco, infatti, ha ammesso: “Ho mantenuto una stretta privacy sulla mia vera identità per non essere stritolato dalla pressione. E anche per essere in grado di imparare a correre in base al mio ritmo. Penso che sia stato qualcosa di molto positivo per me, non avere troppa attenzione da parte dei media e non avere troppe persone che mi guardavano. Sono stato davvero in grado di concentrarmi completamente su ciò che stavo facendo e penso che ciò mi abbia davvero aiutato a diventare ciò che sono ora”.

Mick Schumacher

Il pensiero di Sabine Kehm su Mick

Sul futuro di Mick Schumacher si è soffermata anche Sabine Kehm. La storica giornalista che divenne negli anni d’oro la manager di papà Michael ha dichiarato al quotidiano Die Welt: “Sono sicura che Mick finirà in Formula 1. Prima o poi accadrà, anche se personalmente spero prima. Sono convinta che farà molto bene, visto che sta già portando avanti un ottimo lavoro in Formula 2. Mick sarà in grado di realizzare il suo sogno, ovvero quello di diventare campione del mondo. Mick ha avuto una stagione molto sfortunata. Naturalmente ha molto da imparare, ma penso che sia bravo ad analizzare le cose. Imparare le giuste lezioni e fare gli aggiustamenti necessari. Sta lavorando per diventare iridato e credo possa riuscirci”.

Mick Schumacher
Il prossimo anno sarà decisivo per lui”, ha dichiarato il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, al quotidiano Bild durante il fine settimana messicano. Ora toccherà rispondere a Mick in pista, dimostrando di valere un sedile in Formula 1.

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