La vittoria di Ricciardo, tanto inaspettata quanto fortunosa, ha scatenato la fantasia di molti giornalisti sportivi che, alla ricerca di parole magiche e componenti segreti che stravolgerebbero la vettura, hanno individuato nel prodigioso J-damper il motivo della vittoria, ignorando una condotta di gara splendida da parte di Ricciardo, che ha però vinto più per demeriti altrui che per meriti propri, tanto che persino la Mercedes ha fatto mea culpa per la gara sottotono, assolvendo solo Bottas ( e non Hamilton).
Ma che cos’è questo misterioso J-Damper?

In realtà si tratta solo di una versione evoluta del terzo elemento idraulico, “scoperto” una decina di anni fa in contemporanea da McLaren e Ferrari, e risultata elemento fondamentale della spy story che ha visto tutto il know how tecnico di Maranello rubato e consegnato a McLaren (una vicenda che avrebbe dovuto cancellare ogni diritto di partecipare ad un mondiale di F1 da parte di McLaren, ma che, per evitare di affossare l’azienda, è stato in gran parte insabbiato).

Questo elemento, sfrutta il principio del mass damper, un “inerter” che sfrutta una massa inerziale per dissipare ed incamerare l’energia proveniente dalle sospensioni ma, anzichè usando la massa in movimento rettilineo, utilizza un volano che sfrutta il proprio momento d’inerzia. Senza scendere troppo in tecnicismi, questo elemento è nella Formula 1 oramai da un decennio e non si tratta di una rivoluzione: probabilmente i meccanici RedBull nell’ultima gara hanno raggiunto un setup praticamente perfetto. Ma si sa, il giornalismo odierno cerca il sensazionalismo ed è molto più “interessante” un dispositivo segreto inventato dal geniale Adrian Newey piuttosto che un lavoro certosino di sconosciuti meccanici nel setup di una vettura.

Ing. Werner Quevedo Twitter

 

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