In Bahrein partì undicesimo, in Arabia Saudita nono. Ora l’ottavo posto in Australia. Yuki Tsunoda, con la tempra del consueto samurai rombante, migliora in continuazione le sue prestazioni nelle qualifiche. E, di conseguenza, la sua posizione in griglia di partenza. Ma in lui il pragmatismo convive armoniosamente con il sorriso e l’entusiasmo. Quindi la sua mente disegna una nuvoletta in cielo su cui sta scritto: bene, adesso però occorre capitalizzare in gara quanto creato.

Con Ricciardo, dopo il pasticciaccio in Bahrein in cui gli erano insolitamente saltati i nervi che lo avevano indotto a speronare il compagno di squadra, tutto sembra essersi appianato. Ma magari un pensiero, giusto di sfuggita, gli è balenato: cara Racing Bulls, provaci ora a dire che devo stare dietro il mio compagno di squadra ora che me la gioco in quarta fila.

Ma Yuki, creatura del Sol Levante, questo pensiero lo considera usa e getta. Meglio restare concentrati sull’appuntamento oceanico per vedere l’effetto che fa. Del resto nelle orecchie gli ronza ciò che Helmut Marko ha detto sul suo conto, una frase che non è messaggio in codice perchè arriva dritto al punto: “Tsunoda in qualifica è veloce , ma in gara ancora troppo lento”. Dimostrare che, stavolta, il copione avrà un finale diverso è quindi la mission che il nipponico si è affidato e vuole portare a compimento.

L’ultima sua buona vendemmia risale ad Abu Dhabi, anno di grazia 2023, e fu ottavo posto. GIà troppo lontano nel tempo. E, quindi, un incentivo a riassaporare quella dolce gioia di monetizzare dopo essere transitati sotto la bandiera a scacchi.

A proposito dell'autore

Post correlati

Scrivi

Formula 1 - Notizie F1, News Auto