Alex Albon punti ventisette, Logan Sargeant punti uno. La Williams si lascia alle spalle un campionato mondiale 2023 non eccelso ma comunque con una certezza in tasca riguardante il piloto anglo-thailandese: su Albon si può contare eccome, il ragazzo ha talento da vendere e lo ha dimostrato con i suoi sette piazzamenti nei primi dieci. Per quanto concerne Sargeant, hanno pensato nella scuderia del vecchio e compianto Frank, certo, il bottino non è stato assolutamente consistente ma il ragazzo si farà.

La squadra ha archiviato lo scorso mondiale con il settimo posto nel campionato costruttori e James Vowles ha le idee ben piantate in testa su come fare rendere la scuderia in modo più rombante per il mondiale a venire. Ma il nuovo intinge le sue speranze nel vecchio, cioè nel passato più prossimo: Albon e Sargeant saranno ancora al volante delle rispettive monoposto. Il primo gode di una certa fiducia e ha avuto la porta spalancata da subito per la riconferma. Per Sargeant la scuderia ci ha pensato su un po’ di più. Ma , alla fine, ha rispolverato il curriculum del ragazzo in altre formule e concluso che questo potrebbe essere l’anno del suo rilancio. Ma se anche quest’anno la bisaccia dei punti rimanesse vuota, difficilmente lo statunitense di Fort Lauderdale si vedrà staccare un altro assegno color fiducia.

La scuderia è concentrata anima e corpo sul volto da dare alla sorella minore della FW 45 che ha accompagnato le velleità di buon campionato nel corso del 2023. La FW 46 dovrà nascere, certo, su nuovi presupposti, ma qualcosa della sorella maggiore dovrà pur portarsi dietro, come il carico aerodinamico.

Vowles, del resto, è un figlio della Mercedes e, come ha già portato preziosa acqua di esperienza al mulino della famiglia motoristica di Grove, è pronto a fare altrettanto ora. Del resto, la voglia di grandezza in Williams non è mai scomparsa. E nasce dallo sfogliare i libri di storia del circus che parlano di nove mondiali costruttori e sette mondiali piloti vinti.

Come potrebbe pensarla altrimenti una scuderia che ha avuto piloti di talento cristallino, da Nelson Piquet a Nigel Mansell, da Alan Jones a Clay Regazzoni, da Alain Prost a Riccardo Patrese? Insomma, in casa Williams si pensa in grande, o meglio a un mondiale che possa portare la squadra almeno a giocarsela per il podio. Utopie? A Grove credono proprio di no. Poi parlerà la pista.

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